La Bottega Baltazar ha da poco pubblicato il video del nuovo singolo Rugby di Periferia tratto dall’album Sulla testa dell’elefante, folk rock nato sul Monte Summano…
Il videoclip del singolo Rugby di periferia, tratto dal nuovo album Sulla testa dell’elefante della Bottega Baltazar: mentre due squadre si affrontano in una partita di rugby, si alternano in primo piano i volti di diverse persone che la Bottega Baltazar ha chiamato attorno a sé.
Sono teatranti, insegnanti di italiano, droghieri, danzatrici e danzatori, osti, librai, presidenti di società sportive, fotografi e studenti, capotreni e musicisti, “amici”, ognuno a suo modo legato al gruppo padovano: in pochi secondi, ogni volto rivela se stesso, la sua storia di “giocatore” nella vita, tra sconfitte e successi.
La canzone racconta di uomini (stra)ordinari alle prese con gli urti della vita, parla di coraggio, di solitudini che si incontrano e di altre che si smarriscono. Il rugby si fa metafora della vita, uno sport dove vive forte lo spirito di unione, a tutti i livelli di gioco della palla ovale. Si scende in campo comunque, sempre motivati, anche se si sa già che l’altra squadra potrebbe essere più forte.
«Con questo singolo Rugby di Periferia, estratto dal nostro nuovo album, il rugby si fa metafora della vita: un gioco ruvido, non privo di contraddizioni ma che si basa su una forte tensione allo spirito di unione, a tutti i livelli – racconta la band Bottega Baltazar – Come avviene durante una partita di rugby, e così nella vita, ognuno è solo e debole se non è parte di una comunità. Dedichiamo questo brano a coloro che sono davvero sono capaci di unirsi, non per escludere gli altri ma al contrario con senso di solidarietà, per resistere insieme e affrontare gli urti della vita, anche senza i muscoli possenti degli atleti di professione».
Nel video, i giochi di luce che attraversano gli sguardi fissi in camera, e che durante la canzone diventano sempre più intensi e colorati, rivelano che ognuno è solo quando non è parte di una comunità, come avviene durante una partita. E anche se l’avversario è più forte non è un nemico, ma un “alleato” che ci permette di metterci alla prova e confrontarci con i nostri limiti. Il campo della squadra dei Leoni, a Camposampiero, nella provincia di Padova, diventa il teatro dove mettere in scena l’eterna partita degli uomini, dove l’avversario non è tanto nell’altra squadra quanto nel gioco stesso, chiamatelo destino, se vi va. Un gioco nel quale alla fine non si esce mai vittoriosi, ma grazie all’incontro-scontro e alla solidarietà tra esseri umani si può trovare un senso e perdere senza essere sconfitti.
Scrittura, regia e montaggio: Marco Zuin
Direzione della fotografia: Lorenzo Pezzano
Prodotto da Videozuma
Info: www.facebook.com/PiccolaBottegaBaltazar