Sul finire del 2020 è uscito il primo disco di Sara Simionato: Undersee è il titolo del lavoro del quale ha scritto i testi e le musiche, occupandosi anche dell’arrangiamento, registrando oltre alla voce la parte del pianoforte guidando così un quartetto di ottimi musicisti. L’abbiamo intervistata ed ecco cosa ci ha raccontato…
Ciao Sara e benvenuta su Blog della Musica. Cominciamo con la domanda base, presentati ai nostri lettori per farti conoscere meglio. Chi è Sara Simionato?
Buongiorno a tutti, sono una giovane musicista della provincia di Venezia. Sono stata da sempre una persona molto creativa e fin da piccola mi sono appassionata alla musica anche grazie a mia madre che è una pianista classica.
Ho cominciato a studiare canto all’età di 15 anni, partendo dalla lirica per poi arrivare allo studio del jazz; contemporaneamente ho cominciato a scrivere le mie prime canzoni e da lì ho capito che la scrittura sarebbe sempre stata una parte importante di me. Dopo il liceo mi sono iscritta al triennio di canto jazz del conservatorio di Rovigo dove ora sto per conseguire la laurea magistrale.
Undersee è composto da 11 canzoni, raccontaci come è nata l’idea di questo disco. C’è un filo rosso che lega le varie canzoni?
Durante il mio Erasmus a Budapest ho cominciato a scrivere questi pezzi che non sapevo bene come collocare da un punto di vista stilistico; sono rimasti nelle registrazioni del mio telefono finchè non ho deciso di dar vita a questo progetto assieme a Luca Zennaro, Francesco Pollon e Cristian Tiozzo.
I pezzi d’assieme del disco rappresentano tutti un momento importante della mia vita e sono un racconto di crescita personale, fatto di sofferenza ma anche gioia. Successivamente ho voluto aggiungere gli interludi per creare un discorso organico che avesse senso dall’inizio alla fine.
Se dovessi scegliere una canzone tra queste 11, a cui sei particolarmente legata, quale sceglieresti e perché?
La canzone che mi emoziona di più è When The Night Gets Colder. Quando ho registrato la voce di questo brano mi sono commossa moltissimo; per me rappresenta il coraggio di lasciarci il passato alle spalle e di trovare la forza interiore che ci spinge verso la nostra strada.
Come nasce una canzone per Sara Simionato?
Per me scrivere è una valvola di sfogo. Mi siedo al pianoforte, mi ascolto nel profondo e testo e musica fluiscono quasi da soli. Il mio processo creativo è molto istintivo, certi brani li ho scritti anche in dieci minuti. La parte più lunga è forse quella della revisione in cui analizzo ciò che ho scritto e cerco di migliorare le mie idee.
Il tuo disco è uscito al termine di un anno che potremmo definire eufemisticamente “molesto”. Un anno non facile, soprattutto per il settore della musica, cosa ti aspetti per il 2021?
Il 2020 mi ha insegnato a non farmi troppe aspettative, abbiamo sperimentato come in questo momento sia quasi impossibile fare dei progetti a lungo termine. Chiaramente spero che ci sia sempre più spazio per la musica dal vivo ma quello su cui voglio concentrarmi ora è la creatività e la voglia di tirare fuori nuove risorse ogni giorno.
Per fortuna internet ci sta offrendo sempre più opportunità di esporci e condividere la nostra musica con il mondo quindi per ora il mio obiettivo è quello di sfruttare al meglio questa nuova modalità di condivisione.
Dove possono seguirti i nostri lettori? Pensi che ci sarà spazio per i concerti questa primavera?
I lettori mi trovano su tutti i social, basta cercare Sara Simionato. Spero tanto che la musica ricominci a vivere nei concerti e che questo avvenga il più presto possibile, ma nel frattempo mi attiverò per sperimentare delle dirette streaming.
Ascolta il disco Undersee di Sara Simionato su Youtube
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