INTERVISTA | SAVAGE: parlando di un atteso ritorno

Un nuovo disco di Savage lo si aspettava dal 1985. E l’attesa ha premiato i più fedeli alla linea, il tempo è stato sconfitto e con esso quel senso del dover per forza ostentare un’evoluzione che ha portato tante, troppo spesso, inutili contaminazione di stile.

Roberto Zanetti, sempre attivo come producer e autore per grandi nomi della scena nazionale e internazionale, esce con un nuovo disco personale, il secondo che firma con il tanto celebre moniker SAVAGE. Anche in edizione vinile trasparente, “Love and Rain” (DWA Records) è forse la vera bandiera della new wave italiana anni ’80, il vero fermo immagine di una generazione e di un’epoca davvero intrisa di grande ispirazione. Savage firma un disco importante, un documento di bellezza, tra poetica e gusto estetico… ma soprattutto è una diapositiva futuristica di un grande passato della scena elettro-pop italiana.

Beh innanzitutto, come si dice, bentornato a Savage. Roberto Zanetti invece non ci hai mai lasciati. In qualche modo, Savage è stato con lui? Come a dire: tra “Tonight” e oggi, Savage è stato davvero in silenzio? Oppure c’è qualche altra traccia che ora ci sfugge?
Finiti gli anni 80 la musica dance elettronica passò di moda ed arrivò l’ house music. Non volendo cambiare genere mi sono dedicato a produrre e scrivere per altri artisti. In quegli anni (i 90) come Savage ho realizzato un paio di dischi per il mercato giapponese dove ancora funzionavano le canzoni dance-pop cantate. Poi niente altro fino al 2009 dove ho fatto un singolo intitolato appunto “twothousandnine”.

Sembra che tu abbia come “scongelato” il suono che era fermo dagli anni ’80. Un disco sotto questo punto di vista davvero prezioso. Perché questa scelta invece di contaminarti di un futuro – a tratti – assai violento?
Il motivo principale che mi ha spinto a scrivere e registrare un nuovo album è stato l’affetto che ho riscontrato dai fan che continuano a seguirmi attraverso i Social e ai vari concerti. Volevo fare un disco per loro, ma anche per me che ho vissuto gli anni 80 nel pieno della loro bellezza musicale. Era ovvio quindi ricercare le sonorità dei miei esordi, usare gli stessi sintetizzatori e le stesse metodologie di registrazione. Ho anche per scelta scritto tutte canzoni dove il tema principale è l’amore, a parte il singolo nuovo ”where is the freedom” che si occupa invece dei problemi legati all’ambiente. Mi sembrava doveroso dato che stiamo un po’ esagerando con lo sfruttamento delle risorse e il nostro pianeta sembra che si stia un po’ ribellando.

Parliamo di questo video di lancio: se di dicessi che le immagini, lo stile del video si discosta molto dalla fattura del disco? Ho come l’impressione che il video, intenso come immagini e montato, non faccia parte del disco e quindi anche del brano. Un sapore agrodolce che mi incuriosisce molto… che ne pensi?
Non so…a me sembra che renda molto il contenuto della canzone, la macchina da scrivere ci riporta indietro negli anni. I ragazzi che si mandano messaggi riguardanti il nostro futuro che siamo noi a doverlo migliorare, noi siamo il futuro. Il video è stato girato a fine estate 2019, ma in un’immagine si vede un asiatico con la mascherina… una premonizione?

A chiudere la domanda delle domande che forse ti faranno in molti. Il futuro di Savage? Sappiamo che Zanetti porterà alla luce altre grandi produzioni, il prossimo Ottobre sarà tua la firma nella produzione del nuovo singolo di Zucchero (se non erro)… ma Savage?
Il futuro prossimo di Savage è promuovere l’album, realizzare gli altri singoli e video sempre tratti dall’album e poi il tour che ovviamente è stato spostato di un anno…in giugno dovevo andare in Romania, Polonia, Russia, poi California…ma è tutto saltato! Come Roberto Zanetti (o anche Robyx che è lo pseudonimo che uso come produttore) ho in uscita il brano di Zucchero (come autore) e uno di KC & The Sunshine Band (il mitico gruppo USA anni 70). Comunque il futuro di Savage è targato 80…non ho assolutamente intenzione di cambiare genere e seguire le mode…sono un artista elettropop! questo è il mio mondo!

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