INTERVISTA | Sergio: il mio pezzo è una riflessione sulla condizione teen di quest’epoca

Sergio Marinacci, in arte SERGIO, appena 15enne pubblica il suo primo singolo dal titolo Hey Shawty. Il brano è un inedito rap prodotto e post prodotto da lui stesso. Gli abbiamo rivolto alcune domande

Normalmente, nell’urban underground, si concedono spazi solo agli artisti più noti o a chi un minimo di gavetta l’ha già fatta. Quando mi è stato chiesto di intervistare Sergio, me ne sono letteralmente fregata della prassi e di quello che avrebbero fatto tanti giornalisti del settore Hip Hop e ho detto di si. Qualcosa mi aveva colpito.  Il suo nuovo singolo Hey Shawty (che è poi il primo di questo giovane ) ha tutte le insicurezze di una prima incisione Hip Hop. Sergio è giovanissimo. Ha infatti appena 15 anni, frequenta le superiori e viene da Frosinone. E’ figlio d’arte e ha una straordinaria consapevolezza dei pro e dei contro di avere in famiglia artisti. Ha le sue passioni, le sue preoccupazioni e, come tanti giovani della sua età, una sorta di rabbia che lui decide di sfogare con il rap. In Hey Shawty, di cui si occupa anche della parte sonora, tira fuori grinta ed energia. Il suo extra beat ha delle imperfezioni ma la genuinità con cui si presenta lascia trasparire umiltà e potenziale.

Ciao Sergio! Grazie per essere sul Blog della Musica! Ti va di raccontarmi qualcosa di più su di te? So che sei figlio d’arte, ma come hai iniziato a fare musica?
Grazie a te per per me è un grande onore essere ospite di una cosi prestigiosa testata musicale. Ho cominciato da piccolo studiando pianoforte con mio padre e poi in una scuola ad indirizzo musicale; in questo modo ho partecipato a diversi eventi soprattutto di musica classica ed ho anche vinto qualche concorso; anche se la passione per la classica resta, con il passare del tempo mi sono avventurato anche nel mondo della musica rap/ hip hop. Ascoltando brani di personaggi famosi in questi ultimi anni ho voluto sperimentare qualcosa di mio e ho cominciato a produrre vari tappeti musicali fino ad arrivare al montare sulle basi anche una linea vocale.

Quali sono, in generale, I vantaggi e gli svantaggi di essere figlio d’arte?
Sicuramente essere figlio d’arte è un grande vantaggio poiché ti dota di un patrimonio culturale più ampio e quindi si ha la possibilità di interessarti a mondi anche molto diversi tra loro, sempre rimanendo in ambito artistico, rispetto a chi purtroppo non ha questa possibilità. Certamente è anche complicato avere un genitore ‘del campo’ che pur con tutta la benevolenza  è sempre molto esigente .

So che è da poco uscito un tuo pezzo, si tratta del primo che incidi?
Si, è il mio primo pezzo, spero di una lunga serie. Non è il primo che concepisco ma è il primo che ho completato  in ogni sua parte fino a volerlo diffondere. L’ho pubblicato con Dk records l’11 luglio, contemporaneamente alla beneagurante e celebrata vittoria azzurra nell’europeo, su Apple, Amazon, Spotify, TikTok, YoutubeMusic e tutti i principali service streaming.

Di cosa parli in Hey Shawty?
Ho voluto parlare un po’ di me, di quello che ho vissuto rapportandomi con le persone e anche sfogare quella rabbia repressa , comune alla nostra età ma che in particolare nell’ultimo periodo si è fatta  strada soprattutto in conseguenza della forzata reclusione.  E’ anche una piccola riflessione sulla condizione teen di quest’epoca. Non manca un riferimento al  periodo pandemico (Qui dentro la stanza …) che ci ha imposto di riflettere sui nostri modelli comportamentali ed etici. In ogni caso Hey Shawty, oltre lo stile sonoro, è una sorta di replica proprio alle immagini ed al linguaggio aggressivo della scena trap; attraverso un metaforico slang propone una rinuncia da un lato alla odierna cultura dell’apparenza ma anche a un certo nichilismo esasperato quanto manierato, suggerendo invece un incitamento a migliorarsi ad essere se stessi e a combattere per i propri ideali.

Come è nato il pezzo?
Questo pezzo è nato nella mia stanza mentre riflettevo su tutto quello che finora ho fatto, in particolare le decisioni prese negli anni o gli errori fatti. Mi sono ricreato un piccolo studio di registrazione ed ho cominciato elaborando una base sonora attraverso software come Cubase e Fruty Loops; poi ho cominciato ad improvvisare un testo fino a trovare la quadratura tra alcune strofe ed un ritornello. Infine ho registrato la voce ed ho aggiunto qualche effetto per enfatizzare alcuni elementi del testo, in realtà poche cose perché non volevo comunque stravolgere la mia voce, non c’è ad esempio il tanto utilizzato autotune anche perché trattandosi di un testo rap l’elemento melodico nella voce è in questo caso pressoché assente.

So che ti sei anche occupato del tappeto sonoro. Ti ha aiutato qualcuno a registrare, finire di arrangiare? O in generale per dare vita al brano?
Non  mi dispiace lavorare in team ed ascoltare anche i consigli di chi ovviamente ne sa più di me, ma questo primo esperimento è interamente di mia produzione, dalla base sonora al testo alla linea vocale fino al mix mastering. In questo caso il consiglio, ad esempio dei  miei genitori, si è limitato ad un reiterato ascolto da cui cogliere feedback.  Preferisco infatti al momento lavorare da solo per cercare di migliorarmi affrontando direttamente le difficoltà tecniche o di altro tipo;  in questo ambito, sto apprendendo molto soprattutto online riguardo la produzione musicale seguendo i tutorial di esperti del settore elettroacustico . Mi piace esercitarmi e so anche di sbagliare molto spesso ma mi riempie di soddisfazione il sapere di aver fatto tutto da solo.

Sergio, sei giovanissimo. A parte la musica, ci sono altre cose di cui ti occupi o di cui sei appassionato?
Sono uno studente e frequento il liceo classico “Norberto Turriziani” di Frosinone. Come molti credo, ho la passione per il calcio che quest’anno mi ha dato belle soddisfazioni, infatti tengo per l’Inter come praticamente tutti in famiglia, e non mi perdo mai una partita. Mi piace anche molto la cucina infatti seguo diverse trasmissioni sull’argomento, sperimentare nuove ricette mi diverte e mi rilassa.

Hai un sacco di skills ammirevoli. Io purtroppo vedo molti pochi giovani come te. So che magari ti sembra un argomento noioso, ma hai un’opinione sui tuoi coetanei? Come mai così pochi hanno passioni e valori sani? Cosa può fare la differenza secondo te?
E’ una domanda molto complessa alla quale non credo di poter rispondere con la necessaria maturità. In parte ho affrontato l’argomento proprio nel testo della canzone. Ho l’impressione che la gioventù smetta troppo presto di sognare perché distratta dalla cultura dell’effimero; eppure bisogna sforzarsi di aprire gli occhi sui valori concreti. In particolare credo che si debba vivere ogni periodo della vita inseguendo un interesse, una forte passione. Questo ci preserva dal prendere decisioni o direzioni sbagliate. Alla mia età credo proprio che “creatività” sia la parola chiave da inseguire per esprimersi e incanalare nel modo più giusto l’emotività. Musica, arte, cultura, sport, tutto ciò che può trasmettere una sana volontà di crescita e competizione  prima di tutto con se stessi.

Hai in programma di fare un disco o stai lavorando ad altri progetti musicali?
Ho molte idee nella mia testa e mi piacerebbe realizzarle, sto lavorando ad altri due brani di diversa fattura e stile che spero di terminare entro l’estate; naturalmente l’idea è di completare effettivamente un album di tipo classico con una decina di brani ma naturalmente è un lavoro abbastanza complesso che inevitabilmente richiederà diverso tempo anche considerando la ripresa di un nuovo impegnativo anno scolastico. Ma siamo ottimisti, mi piace pensare che alla mia età più cose progettiamo più riusciamo a farne.

Dove ti vedi, Sergio, fra dieci anni?
Sicuramente ancora a studiare,  spero infatti di compiere regolari studi in conservatorio ma anche di iscrivermi all’università anche se in quel campo sono ancora un po’ indeciso avendo interessi tra loro estremamente diversi: un giorno vorrei seguire medicina, un altro astrofisica, un altro ancora Lettere classiche. Per fortuna ho ancora qualche anno per poter maturare una decisione.

Ascolta Hey Shawty di Sergio su Spotify

Social e Contatti

  • Spotify: https://open.spotify.com/track/5rJ2z13x7F9fGEmYbETrer?si=6b195e1d0134409f
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  • Canale Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCVWJb6_Ey7shKYsaL4FXpYw
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