Luca Ciammarughi ha pubblicato l’interessante libro SOVIET PIANO, I pianisti dalla Rivoluzione d’Ottobre alla guerra fredda, edito per la collana documentaria Novecento di Zecchini Editore
Soviet piano: il terrore e la libertà interiore. Il libro di Luca Ciammarughi edito da Zecchini per la collana documentaria Novecento, illumina un “secolo breve” di storia culturale, dalla Rivoluzione d’Ottobre al crollo dell’Urss, sotto una luce nuova e appassionante.
Oppressione e slancio culturale, disperata ricerca della perfezione e inquadramento ai canoni del regime: i pianisti che vissero in Unione Sovietica conobbero tutto questo, in una difficile coincidenza degli opposti che fece germogliare alcuni dei più straordinari musicisti del ’900.
Questo libro è allo stesso tempo un atto d’amore e un peccato di tracotanza. L’amore è quello per i pianisti russi del Novecento: non soltanto i più famosi, come Svjatoslav Richter o Emil Gilels, ma anche quelli dimenticati, fra i quali si nascondono gemme purissime.
Presentazione di Soviet Piano. I pianisti dalla Rivoluzione d’Ottobre alla guerra fredda
L’adolescente Horowitz vede il suo pianoforte defenestrato, il piccolo Cherkassky sente il sibilo di un proiettile che passa appena sopra la sua testa e si conficca nel muro di casa, il principino Magaloff fugge in slitta con la famiglia: tre flash di una rivoluzione che un secolo fa, con l’Ottobre Rosso, sconvolse il mondo e anche le vite di molti musicisti.
Partendo dalle reazioni di eccitazione e paura che gli artisti ebbero di fronte alla presa di potere bolscevica, questo libro ha l’obiettivo di delineare per la prima volta un quadro complessivo dei rapporti fra i pianisti classici e il regime sovietico, dal 1917 al 1991. Su uno sfondo composto dalle vestigia della Russia ottocentesca e dalla nuova temperie modernista, eroismi e drammi si intrecciano: il solitario orgoglio di Sofronickij, la ribellione di Marija Judina a Stalin, l’arresto di Neuhaus per le sue origini tedesche e quello di Štarkman per omosessualità, i tormenti interiori di Richter e Gilels, le avventure e disavventure col KGB di Aškenazi, Egorov, Berman, Rudy, Gavrilov e molti altri. Sono virtuosi, ma prima di tutto uomini, gli innumerevoli pianisti che incontriamo in quest’epoca di eroi e antieroi, cresciuti in un sistema scolastico perfetto ma poi spesso impossibilitati a varcare la cortina di ferro.
Nel mistero di un’arte fiorita sotto il regime, questi artisti ci parlano di crudeltà e bellezza, dell’eterno scontro fra materialismo e spiritualità, dell’imprevedibile intrecciarsi di etica ed estetica.
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Soviet Piano
I pianisti
dalla Rivoluzione d’Ottobre
alla Guerra Fredda
di Luca Ciammarughi
Zecchini Editore
Info: www.zecchini.com