INTERVISTA | Stefano Vergani torna dopo essersi allontanato un attimo

Il cantautore Stefano Vergani è un migrante “alla rovescia”: ha lasciato la Brianza per la Sicilia, si è messo a fare il cuoco, si è immerso in un contesto rurale. E ora torna con un disco, Mi sono giusto allontanato per un attimo, diviso in due parti, una in uscita ora, un’altra in arrivo a settembre. Ecco la nostra intervista…

Partiamo dalla caratteristica che trovo più curiosa di questo disco di Stefano Vergani: perché dividerlo in due, visto che non è un doppio?
È molto semplice, considerando che mi sono avvolto in un mondo prettamente sonoro a me fino ad ora poco conosciuto, abbiamo preferito anzi che uscire con un solo singolo che poteva dare un‘idea distorta del progetto, uscire con una buona parte del disco ovvero sette pezzi, che potessero dare una dimensione più omogenea del progetto, nella speranza di incuriosire l’ascoltatore e dargli quel poco di attesa per il resto del disco.

Qual è, secondo te, la caratteristica migliore di questa prima parte del disco?
Sento che c’è una piacevole di freschezza in questi brani, mi piace questa nuova sonorità che ha preso il progetto tutto, e se devo essere onesto fino in fondo credo si possa parlare di belle canzoni, non solo da ascoltare, ma canzoni che possano regalare qualche cosa di buono.

Vorrei sapere come nasce Appena appena, che mi sa di stream of consciouness (però alla stazione di Carnate o giù di lì).
La canzone è stata scritta in un momento dove attorno a me ho visto e ho sentito una presenza massiccia di violenza gratuita, dettata da una ignoranza profonda e di conseguenza ho sentito la necessità di scrivere una canzone del genere, molto surreale, dove solo una volta morti ci si rende conto di quanto sarebbe potuto essere facile fare delle scelte diverse, e mi sono immaginato questo luogo dove una volta che si è persa la vita ti insegnino finalmente a come potertela godere diversamente, a piangere a ridere e a leggere, ad ascoltare sopratutto, perché parlare a vanvera è facilissimo, ascoltare invece chi non la pensa come te al giorno d’oggi, sembra quasi impossibile.

Di sicuro le scelte controcorrente non mancano nella tua biografia: sei un migrante alla rovescia, visto che ti sei mosso verso sud. È più facile ambientarsi per un brianzolo in Sicilia, piuttosto che viceversa?
Io ammetto che mi ci sono ambientato molto bene, la usuale diffidenza iniziale reciproca si scavalca solo se ci si parla, solo se si ha la forza di fare un passo avanti piuttosto che indietro nei confronti della persona che hai di fronte, e penso che valga lo stesso anche al contrario.

Hai partecipato (con successo) a premi e concorsi. Vorrei sapere che cosa pensi di queste manifestazioni e se pensi che parteciperai ad altre.
Ho sempre cercato di evitare, a dire il vero di partecipare a questo  tipo di situazioni in quanto detesto fortemente la competizione in questo campo, non è una partita di tennis, ci sono andato a prescindere perché comunque si cerca di farsi conoscere a fatica, e certe situazioni sono delle belle vetrine la cosa bella invece è avere il piacere di conoscere nuove realtà, nuove persone fino a prima sconosciute e questo è un punto di forza secondo me del concorso.

Info Stefano Vergani: https://www.facebook.com/Stefano-Vergani-285000264932840/

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