Tchaikovsky Seasons (The Harvest) per iniziare, proseguiamo con Beethoven L’Aurora e, per finire, Chopin Sunshine: tre brani pianistici da ascoltare in una calda giornata di sole estiva…
Visto che il tema principale del nostro blog in questi mesi estivi è stato il “sole” e il nostro Vittorio si è scatenato facendoci conoscere gruppi rock e punk fantastici che ci hanno permesso di ampliare le nostre vedute musicali, io oggi ho pensato di proporvi invece tre brani pianistici di musica classica che avessero lo stesso leitmotiv quindi l’estate, il caldo, il sole, la bella stagione e la spensieratezza che ci accompagna durante il periodo delle vacanze.
Tchaikovsky The season op. 37a
Ecco quindi che Tchaikovsky scrive apposta per noi (scherzo) le Stagioni, The season op. 37a.
Tra il 1875 e il 1876 Nikolay Matveyevich Bernard editore di una rivista musicale di San Pietroburgo commissionò al compositore russo Pyotr Ilyich Tchaikovsky la realizzazione di 12 pezzi brevi, da regalare ai suoi lettori, uno per ogni mese dell’anno con tanto di titolo, sottotitolo e un breve componimento poetico che lo accompagnava.
E proprio da questa raccolta ci ascoltiamo l’VIII che si intitola August, the Harvest
Il raccolto è cresciuto,
la gente e le famiglie tagliano la segale fino alla radice!
Mettono insieme i mucchi di fieno,
per tutta la notte una musica stridente dei carri.
Ascoltiamocelo in una vecchia registrazione del grande pianista e direttore d’orchestra russo Vladimir Askenazy.
Ludwig Van Beethoven, Sonata Aurora n. 21
Una bella giornata di sole di agosto inizia sempre dall’aurora. Dall’aurora infatti, dalla limpidezza del cielo in questo momento bellissimo di quando si passa dalla notte al giorno, si vede se la giornata sarà calda e luminosa. Per celebrare questo istante magico e a volte surreale Ludwig Van Beethoven tra le sue 32 sonate per pianoforte ne ha scritta una che si intitola L’Aurora, denominata anche Waldstein perchè Ludwig la dedicò al mecenate tedesco Conte Ferdinand Ernst Gabriel von Waldstein.
La Sonata Aurora è la n. 21 in Do Maggiore che Beethoven compose nel 1803-1804. E’ divisa in tre movimenti: Allegro con brio, Introduzione. Adagio molto (in Fa maggiore), Rondò: Allegretto grazioso e inizia subito con un tema molto incisivo, un ribattuto martellante quasi nervoso per poi sfociare in un corale dolcissimo e di una cantabilità incredibile.
Sono sicura che questa sonata vi saprà trasmettere quella pace interiore che Beethoven voleva comunicarci. Ve la propongo in questa esecuzione live del M° Daniel Barenboim
Fryderyk Chopin, Sunshine
E per concludere il nostro viaggio musicale, ora che il sole è sorto ed è alto nel cielo troviamo ad attenderci Fryderyk Chopin, pianista e compositore polacco vissuto nella prima metà dell’800, con uno dei suoi celebri studi per pianoforte: il n. 8 in Fa Maggiore intitolato (neanche a farlo apposta) Sunshine. Un brano molto breve, di circa due minuti, scritto a scopo didattico per migliorare la tecnica, e infatti è molto virtuosistico ma anche brillante, scintillante, luminoso dove si possono facilmente immaginare gli uccellini sotto il sole d’estate mentre volano liberi prima di posarsi delicatamente su un albero.
Eccolo in una esecuzione del M° Murray Perahia
Ora avete la musica giusta per rilassarvi in una calda giornata estiva. Cosa aspettate? Vi manca ancora qualcosa? Forse manca solo un buon libro…
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