A world of Masks, nuovo disco di The Heliocentrics. Viviamo in un sistema eliocentrico, ci mancherebbe! Ma non tutti ne sono consapevoli. Il capo di questo mondo è Malcolm Catto, batterista sopraffino. Tutti noi continuiamo a girarci intorno. Non possiamo fare altro…
A fine mese è in uscita A world of Masks, ultima fatica discografica dei sensazionali Heliocentrics che, dopo gli album con Mulatu Astatke, Lloyd Miller e molti altri tornano a produrre nuovi brani e li raccolgono in questo lavoro, targato Soundway. Sono 11 tracce, per un totale di 50 minuti di musica eccitante, avanguardistica senza essere fracassapalle.
Malcom Catto, leader degli Heliocentrics
Il leader della formazione, il batterista Malcolm Catto (già al lavoro con DJ Shadow) non si risparmia nemmeno in questa occasione e riesce a trovare ancora una volta misture ardite di free jazz, sempre assolutamente gradevoli all’orecchio. Ma anche alle gambe ed al bacino, praticamente impossibile stare fermi al ritmo di questi nuovi 11 pezzi.
Che si colorano di chitarre fuzz dal gusto evidentemente lisergico e che trovano linfa vitale nelle linee vocali di Barbara Patkova, slovacca, bionda, algida e bellissima.
One step beyond, ma anche Back to roots, in quanto non dimentichiamo affatto che il debutto di Malcom Catto è all’alba del nuovo millennio presso i tipi e i solchi della Mo Wax, casa discografica generatrice del downtempo.
La nuova casa discografica, la già citata Soundway, crede molto in questo gruppo e in questo disco. Ha fatto investimenti notevoli e sono certi che ne trarrà soddisfazioni in termini economici, vuoi per la vendita dei supporti materiali, vuoi per la presenza di pubblico ai concerti del gruppo, veri e propri happening sonori e visivi. Un’esperienza da non perdere.
A world of Masks, Heliocentrics
Ma limitiamoci al disco A world of Masks. Caleidoscopico, si dice in queste occasioni. Uno di quei lavori che ti danno una speranza per il futuro della musica, che non è costretto in quei confini che troppe volte siamo costretti a constatare.
Sarebbe bello se queste canzoni diventassero la colonna sonora delle nostre giornate, se le radio le suonassero, se prendessero il posto dei talent e dei festival.
Va beh, sto sognando, ma sono sicuro che le nostre giornate sarebbero migliori.
Sarebbe veramente il tempo che anche nella musica il sistema tolemaico lasciasse il posto al sistema eliocentrico.
Sono pochi i dischi come questo A world of Masks, ma questi pochi ci fanno dire “eppur si muove”. Si, ragazze e ragazzi. C’è un mondo oltre Tiziano Ferro ed Emma Marrone, oltre ai Coldplay e ai The Giornalisti. Un mondo vivo, colorato e molto, ma molto più eccitante
Un saluto dal vostro Vittorio