Il trio abruzzese The Young Nope intervistato da Blog della Musica. Giovanissimi nella vita, ma artisticamente già consumati musicisti. In questa intervista ci raccontano del loro nuovo disco intitolato Sciamano…
THE YOUNG NOPE: ciao e benvenuti su Blog della Musica. In poche righe vi potete presentare ai nostri lettori?
Ciao! Siamo i The Young Nope, un Trio abruzzese, giovani ragazzi in una piccola città con un grande sogno!
THE YOUNG NOPE, ovvero… Ci raccontate la genesi del vostro nome?
L’idea ci è venuta dalla serie televisiva di Sorrentino: The Young Pope. Sia perché ci piace sentirci un po’’ come il giovane papa rivoluzionario in un sistema antico e incatenante, sia perché con la sostituzione di pope con nope ci sembra di essere riusciti ad esprimere la nostra visione del panorama musicale italiano: un sistema che esclude i giovani perché ‘troppo giovani’ (esclude o sfrutta).
The Young Pope è una serie tv che racconta di un futuro giovane Papa completamente controtendenza… anche voi lo siete? Controtendenza su cosa esattamente?
Crediamo che ai giorni nostri in Italia anche solo cercare di fare ‘buona musica’ sia contro tendenza, in un epoca mediatica in cui l’unico modo per arrivare alle persone sembra essere partecipare al talent di tendenza, ci sentiamo controtendenza anche solo nella promozione della nostra musica alla ‘vecchia scuola’, ovvero suonando e suonando nei locali del nostro paese.
I vostri inizi con la musica come sono stati?
Abbiamo tutti e tre iniziato gli studi musicali fin dalla tenera età, siamo sempre stati sommersi dalla musica, anche grazie ai nostri genitori, che sono grandi ascoltatori, e nostri primi fan (e primi promoter e produttori)!
Contaminazioni e ispirazioni. The Young Nope ascoltano molto la musica di…?
Noi tre abbiamo un range di ascolti molto ampio, anche se amiamo molto la scena internazionale odierna, dall’indie rock americano e britannico, al rock australiano, al post rock, all’elettronica, neo soul, funk, senza parlare della nostalgica scena rock anni 60/70.
Essere emergenti ora. Essere una band ora. Che Italia discografica vi trovate davanti?
Sicuramente non è un clima sereno che infonde molto fiducia, è un Italia in cui o sei già ‘qualcuno’ oppure non hai diritto di parola, o vendi già appena esci oppure. Non hai tempo per crescere, per maturare il tuo sound ed il tuo pubblico, ed in un clima come questo non ci stupisce che non ci sono artisti importanti nel nostro paese, per piacere subito e tanto in breve tempo la tua musica deve necessariamente scendere a compromessi, e noi questo non ci va di farlo. Non siamo assolutamente l’unica band che sceglie questa strada, ma certamente è la più faticosa. Il problema dell’Italia discografica non è la mancanza di artisti validi, è che promuove quelli sbagliati, ma è sempre stato così, prima promuoveva i vari Gianna Nannini, Tiziano Ferro, ora i vari Calcutta, e lo diciamo senza timore, è inutile fare i ‘politically correct’ siamo musicisti, non politici, questa è la nostra opinione.
Sciamano è il vostro primo vero lavoro discografico. Che disco è questo nuovo lavoro di THE YOUNG NOPE secondo voi?
Sciamano è stato di fatto il nostro battesimo musicale, la vita del nostro progetto con Sciamano si divide in un ‘prima’ ed un ‘dopo’; è un lavoro in cui abbiamo miscelato tutti i nostri ascolti e le nostre idee musicali, che sballotta l’ascoltatore tra climi, sound, e testi che mostrano la voglia e la necessità (e forse la fretta) di dire ‘hey ci siamo anche noi’, col senno di poi di alcuni pezzi siamo molto soddisfatti, di altri meno. Però ci ha portato molta fortuna, con questo lavoro siamo riusciti a suonare molto e abbiamo ricevuto molti feedback positivi. Secondo noi è un disco molto vario fresco, anche se cupo a tratti, però il valore di questo disco non sta a noi dirlo.
Siete giovanissimi, quindi presumo (e spero) in costante ricerca e crescita musicale. Nel giro di un anno avete dato alle stampe l’EP Satellite e il full length Sciamano. Quali le differenze tra i due lavori?
Beh Satellite è stato l’incipit del nostro progetto, è stato fatto frettolosamente, ma questo secondo noi gli ha conferito quella freschezza e genuinità creativa che si è cristallizzata nel sound, Sciamano è stato semplicemente la continuazione del discorso che avevamo aperto con Satellite, chiudendolo. Secondo noi quel sound fresco e identificativo di Satellite, proprio per la varietà dei pezzi in Sciamano si è un po’ perso, quindi si, dei rimpianti li abbiamo, ma come si dice, con la soddisfazione muore l’arte. Se dovessimo dirti di scegliere un brano del disco, pensiamo proprio la title track: Sciamano, racchiude un po’ il nostro spirito.
Parlateci ora dei testi dei brani di SCIAMANO a chi si rivolgono? Che cosa ci raccontano?
I testi di Sciamano non sono scritti per rivolgersi a qualcuno, ognuno a modo suo racconta una storia, dalla voglia di ribellione tipicamente giovanile (rock#1, padrone) alle crisi sentimentali (il testamento delle mie bugie, birds, non si vive di felicità) a dei puri storytelling (sciamano, heroina, non sapendo di esser morto).
Guarda il video di Rock#1 di The Young Nope
E le sonorità musicali invece? Che strumentazione utilizzate? C’è un suono particolare che ricercate e che volete trasmettere?
Il nostro obiettivo è di cercare di miscelare un sound più roots a una freschezza più elettronica, quindi se dovessimo riassumere la nostra ricerca musicale in poche parole sarebbe: Chitarra elettrica, sintetizzatore e un pizzico di soul (o musica nera, blues, funk), il tutto colorato dalla lingua italiana ( assolutamente non scontato secondo noi).
Quali sono i prossimi progetti musicali dei The Young Nope?
Ora stiamo lavorando sulla scrittura e registrazione di nuovi pezzi con rinnovata energia e consapevolezza di quello che siamo e vogliamo essere, speriamo di centrare l’obiettivo!
Info: https://www.facebook.com/theyoungnope/?ref=br_rs