Come si crea il timbro del suono in musica? Quella particolare impronta sonora che è unica al mondo e che caratterizza un cantante o uno strumentista da un altro? Nel workshop La creazione del timbro si sono confrontati compositori, musicologi, esecutori e ingegneri del suono. Ce ne parla la musicologa Mariam Asatryan
Mi sono recata recentemente a Venezia, attratta da un evento musicale, che aveva suscitato la mia curiosità: il workshop La Creazione del Timbro. È stata l’occasione per visitare uno dei centri culturali dell’arte italiana, e non solo, perdendomi nelle calli e nelle piazzette, lontano dai soliti tragitti turistici.
Proprio di fronte a piazza San Marco, sull’isola San Giorgio Maggiore nei palazzi dell’antico monastero, nel 1951 ha trovato sede la Fondazione Cini, che possiede anche una ricca raccolta di archivi dei compositori contemporanei, gestita dall’Istituto per la Musica, presieduto da Gianmario Borio, docente del Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia.
Workshop: La Creazione del Timbro del suono
Questo Workshop mi interessava particolarmente per la proposta di un brano di Giacinto Scelsi, autore di cui sto studiando la tecnica compositiva: il Workshop infatti era intitolato La creazione del timbro: gli strumenti ad arco amplificati in Crumb, Oppo, Romitelli e Scelsi.
L’obbiettivo era creare in collaborazione con Carlo Ciceri, del gruppo milanese Repertorio Zero e il suo ensemble in residence mdi, una piattaforma che desse spazio all’incontro e alla collaborazione di musicisti, compositori e musicologi, accomunati dall’interesse per la musica contemporanea. Un momento dunque, dove gli specialisti, attraverso un attento studio del materiale d’archivio e delle partiture, cercavano di chiarire il processo compositivo, l’estetica, l’esegesi e l’esecuzione delle opere; nonostante gli studi condotti e il tempo trascorso, infatti, le opere necessitano ancora di attenta valutazione e di apprezzamento. Questo approccio multidisciplinare ha naturalmente suscitato l’entusiasmo di tutti i partecipanti.
Frances-Marie Uitti, ospite a La Creazione del Timbro
Mi ha particolarmente colpito l’intervento di Frances-Marie Uitti, violoncellista di fama mondiale e di ricca esperienza, autrice di innovazioni tecnologiche e di tecniche di esecuzione estremamente elaborate. Uitti è un’icona della musica del ‘900: le sue capacità esecutive, la natura artistica, aperta e curiosa, piena di fascino, la serietà dell’approccio hanno stimolato la produzione del repertorio violoncellistico. È la fonte di preziose idee sulla genesi e sulle tappe di elaborazione di molte opere musicali, in quanto ha collaborato con i compositori, assecondandoli nell’espressione della loro volontà compositiva. Uitti ha introdotto la storia degli strumenti elettronici in alternativa a quelli acustici, arrivando a soluzioni singolari nell’ambito della costruzione del violoncello. Ha inoltre parlato dell’estetica di Giacinto Scelsi: un compositore enigmatico, con il quale lei ha collaborato per quasi quattordici anni. Grande interesse ha suscitato la dimostrazione dell’uso simultaneo di due archi e la disponibilità della musicista ad esplorare l’amplificazione del suono, sperimentando svariati posizionamenti dei microfoni sul violoncello.
Ensemble mdi
Insieme agli altri partecipanti durante La creazione del Timbro del suono in musica, ho avuto la possibilità di osservare il processo di lavoro sui brani musicali dell’Ensemble mdi, un gruppo che si unisce in organici musicali diversi per eseguire musica contemporanea cameristica, un insieme di musicisti distinti da grande impegno, professionalità e dal costante interesse per la sperimentazione, che si è inserito con successo nel panorama musicale italiano ed europeo. L’Ensemble vanta un esteso repertorio e si propone con un proprio stile esecutivo caratterizzato da energia e da precisione.
Concerto finale: La Creazione del Timbro del suono in musica
Le quattro giornate del Workshop La Creazione del Timbro, ricche di lavoro e di scoperte, si sono concluse con un gradito concerto finale, dove mdi Ensemble ha presentato insieme ai giovani partecipanti iscritti la propria lettura delle opere discusse, facendone risaltare il sapore aspro e le sfaccettature timbriche cangianti di stili policromi di Scelsi, Romitelli, Oppo, Crumb, Raphaël Cendo e Luca Valli.
Noi partecipanti avremmo certamente voluto più tempo a disposizione e più possibilità di discussione tra noi musicisti; speriamo che le successive edizioni diano più spazio, comunque anche queste quattro giornate sono stati sufficienti a dare molti stimoli e spunti di riflessione su come si crea un timbro del suono in musica.
Mariam Asatryan, Musicologa
Info: http://www.cini.it Fondazione Cini, Istituto per la Musica, Gianmario Borio, Repertorio Zero, Carlo Ciceri.