Mondo Peplum è il nuovo album di Torso Virile Colossale, l’unico e originale progetto musicale alle prese con il mondo antico e con il Cinema Peplum. Questa è l’intervista che abbiamo preparato
L’album di Torso Virile Colossale esce a 5 anni di distanza dal disco d’esordio Vol.1 – Che Gli Dei ti Proteggano e fin dal titolo si riallaccia al Cinema Storico/Mitologico italiano con l’intento di evocarne l’immaginario e rendere omaggio alla sua forza visionaria ed ispiratrice. Come per il primo disco tutti i brani sono composizioni originali in bilico tra la musica classica, la colonna sonora e il rock più muscolare e ancora una volta tutte le composizioni sono di Alessandro Grazian che di Torso Virile Colossale è ideatore e fondatore. Noi per l’occasione abbiamo incontrato proprio Alessandro Grazian, e abbiamo parlato con lui di questo disco, di come suonerà live, fraintendimenti e futuro. Ecco com’è andata!
Cosa ti ha convinto che doveva esserci anche un vol. 2?
Quando ho iniziato a lavorare al primo album avevo già deciso che ci sarebbe stato un seguito anche se non potevo immaginare in che tempi. Non a caso il primo album si chiamava Vol.1 perché volevo che fosse chiaro fin dall’inizio che Torso Virile Colossale non nasceva come un divertissement. La bellissima accoglienza del progetto mi ha incoraggiato a non risparmiarmi nella realizzazione del seguito.
Quali sono gli spazi perfetti che potrebbero ospitare un live di Torso Virile Colossale, e cosa dovremmo aspettarci?
Gli spazi ideali sono quelli più direttamente connessi alla storia antica o al cinema. Per esempio questa estate abbiamo suonato al Parco Archeologico del Sodo a Cortona oppure ci è capitato di suonare ai Musei Civici di Reggio Emilia o al Museo Santa Giulia di Brescia. Anche suonare nei Cinema è un’esperienza bellissima che valorizza il progetto (per esempio abbiamo suonato al Cinema Massimo di Torino, ai piedi della Mole Antonelliana). Il concerto di Torso Virile Colossale è un viaggio di musica e immagini attraverso la storia che può regalare grandi emozioni acustiche e visive e anche del sano divertimento.
Questo progetto sembra lontanissimo dal mondo cantautorale di Alessandro Grazian, quello che già conoscevamo e a cui eravamo abituati. Te l’hanno mai fatto notare? Che cos’hanno in comune i due mondi?
Ovviamente sono consapevole della differenza tra i due progetti ma del resto anche se scrivo tutto io la scelta di dare un altro nome e di fare solo musica strumentale è legata proprio al fatto che io per primo cerco di distinguere le due direzioni. Faccio molto di più: cerco di differenziarle estremizzando in Torso Virile Colossale degli elementi estetici che non sono riconducibili alle mie canzoni. I due mondi hanno in comune la passione che ci metto nello scrivere e nell’arrangiare.
Il nome del progetto “Torso Virile Colossale” è mai stato frainteso?
Torso Virile Colossale non è altro che il nome di una scultura mutila che incarna perfettamente la potenza della creatività e della storia antica arrivata fino a noi erosa dagli eventi. Un manufatto artistico deformato dal tempo, esagerato nelle proporzioni, proprio come le storie del mondo antico che racconta il cinema Peplum.
I musicisti che ti hanno accompagnato per questo “Mondo peplum” son gli stessi dell’altra volta? Che cos’è cambiato?
Alcuni sì e altri sono nuovi. L’ensemble è per sua natura modulare e ad esempio alcuni musicisti che hanno suonato nell’album non suonano dal vivo e viceversa. Con tutti c’è uno splendido rapporto. Rispetto al primo album si sono definiti dei codici estetici ma allo stesso ho introdotto alcune novità, come ad esempio il canto in ‘Estasi a Tor Caldara’ (con la voce di Rachele Bastreghi).
In un periodo storico dove tutto sembra far riferimento ad algoritmi e playlist di Spotify, Torso Virile Colossale è una resistenza rara. Ti senti mai fuori luogo?
Sinceramente, lo dico senza clamore, non mi pongo il problema. La musica, come ascoltatore e come musicista, è sempre stata la mia occasione di evasione. Torso Virile Colossale nasce proprio come avventura libera, apparentemente fuori luogo e fuori tempo. Penso che sia il suo bello.
Come nasce questa tua fascinazione del mondo classico? Quanto hai assorbito a scuola, e quando invece hai studiato da solo?
La fascinazione per la storia antica nasce già nei banchi di scuola delle elementari quando ricopiavo sul mio quaderno le illustrazioni del sussidiario con Annibale e gli elefanti sulle Alpi, ma il grosso del mio immaginario se ci penso probabilmente me lo sono forgiato per conto mio. La passione l’ho coltivata leggendo libri e vedendo decine di musei ovunque capitassi. E poi naturalmente c’è il Cinema Peplum.
C’è l’idea di fare anche un Vol. 3?
Non nego che l’idea ci sia ma direi che ora tutto quello che conta è cercare di far conoscere e portare più in giro possibile questo Volume 2.
Ascolta il disco Mondo Peplum di Torso Virile Colossale
Social e Contatti
- Website: www.torsovirilecolossale.com
Credits
- Foto di di Alessandra Rinaudo