Limen Read oggi propone il Trattato sul flauto traverso di Johann Joachim Quantz tradotto in italiano e pubblicato da LIM, Libreria Musicale Italiana: una testimonianza preziosa sulla prassi esecutiva settecentesca vocale e strumentale
Trattato sul flauto traverso di Johann Joachim Quantz, il celebre saggio del più grande flautista del Settecento per la prima volta tradotto in italiano, secondo un manoscritto della Biblioteca di Padre Martini.
L’opera, che è un punto di riferimento obbligato per la prassi esecutiva dell’epoca, costituisce anche un ritratto esemplare della vita musicale europea del XVIII secolo. Forse nessun altro trattato musicale del ’700 ha un’ampiezza di orizzonti paragonabile a quella del Trattato sul Flauto Traverso di J.J. Quantz. Lo stesso titolo può ingannare le aspettative del lettore, poiché solo pochi capitoli sono dedicati al flauto traverso e alla sua tecnica.
Il libro costituisce in realtà una testimonianza preziosa sulla prassi musicale settecentesca vocale e strumentale, sul gusto e sugli stili in Europa alla metà del secolo XVIII, sulle tecniche compositive e sui parametri estetici del giudizio musicale: dunque un testo che ha per vero obbiettivo la formazione di un musicista “completo” e del suo gusto.
Quando Quantz pubblica la prima edizione del suo trattato sul flauto traverso lo strumento aveva acquisito da poco più di mezzo secolo la sua struttura a sei fori con una chiave. In questo periodo, prima di Quantz, erano stati pubblicati due trattati sul flauto che però non vanno al di là delle caratteristiche del puro manuale strumentale, il primo illustrando diteggiatura ed abbellimenti estensibili anche al flauto dolce e all’oboe, il secondo procedendo secondo lo schema più tipico: rudimenti di lettura musicale, diteggiatura, abbellimenti, piccoli brani di crescente difficoltà, quasi tutti a due voci, tratti spesso dal repertorio operistico.
Nel trattato di Quantz solo i primi capitoli si riferiscono alla tecnica del flauto traverso; ma ciò che differenzia il Versuch dai due trattati francesi non è solo l’ampia gamma e la profondità degli interessi trattati: c’è in Quantz una moderna consapevolezza della specificità tecnica ed espressiva del proprio strumento; c’è inoltre la persuasione che nessun metodo scritto possa sostituire le lezioni di un buon maestro.
Anche in questo libro troviamo gli accenni alla storia dello strumento, le necessarie indicazioni sulla diteggiatura, l’apposito capitolo sulla lettura delle note e degli intervalli, ma in questa parte troviamo una nuova attitudine scientifica.
Ad esempio nel capitolo IV l’autore parla dell’imboccatura, argomento estremamente complesso all’interno della tecnica del flauto traverso in cui Quantz, seppur consapevole che nulla può sostituire le lezioni dal vivo, si sforza di trovare criteri scientifici oggettivi per ottenere tutte le note dello strumento. Il capitolo sulla pronuncia di lingua nell’attacco delle note è estremamente più ricco dei trattati precedenti.
Nel VII capitolo l’autore spiega come si debba riprendere fiato – e quindi come si debba fraseggiare – argomento che diviene estremamente utile come ponte verso la parte più estesa del libro, di importanza musicale più in generale.
I capitoli VIII e IX, rispettivamente sulle appoggiature e sui trilli, trattano dell’uso di questi abbellimenti. Nei capitoli XII, XIII, XIV, XV l’apporto dell’esecutore e la sua capacità di variare la linea melodica per esaltarne i contenuti espressivi sono esaminati minutamente come uno degli aspetti centrali dell’interpretazione musicale. Il capitolo XVII potrebbe costituire da solo un piccolo trattato per l’organicità dell’argomento trattato.
In differenti sezioni è analizzata la funzione dei violinisti, violisti, violoncellisti, contrabbassisti e clavicembalisti, l’obiettivo è che il flautista impari a conoscere i requisiti di un buon accompagnamento in tutti quei musicisti che concerteranno con lui.
Questo obiettivo permette all’autore la possibilità di operare un esame approfondito delle situazioni delle orchestre del tempo. Delle capacità, delle qualità, dei requisiti, dei difetti e dei compiti degli strumentisti di fronte alla disciplina d’insieme e al proprio ruolo interpretativo.
Il capitolo XVIII è prezioso per la qualità di informazioni relative allo stile italiano, a quello francese e allo sviluppo di uno stile tedesco. Importanti sono inoltre le indicazioni sui diversi aspetti della critica musicale, sul modo di giudicare un buon strumentista, un buon cantante, una composizione e la sua esecuzione.
Insomma un libro che ad ogni pagina cattura e incuriosisce musicisti e non.
A cura di Raffaella Mantovani
www.limenmusic.com
Trattato sul flauto traverso di Johann Joachim Quantz
Copertina flessibile: 482 pagine
Editore: LIM (1 gennaio 2010)
Collana: Musica ragionata
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8870960811
ISBN-13: 978-8870960815
Info e Contatti
LIM, Libreria Musicale Italiana: https://www.lim.it/it/saggi/209-trattato-sul-flauto-traverso-9788870960815.html