Emily Norton è il nuovo singolo e videoclip di Trunchell, Etc., un brano crudo e diretto che disturba le coscienze per smuoverle
Raccontare il male, la dimensione oscura e crudele del mondo in una canzone: questo è l’obiettivo di Emily Norton, il nuovo singolo di Trunchell, Etc., che attraverso la componente più cruda e diretta del linguaggio rap, punta i riflettori su una malignità che, per essere esorcizzata, scongiurata, deve prima essere colta, svelata.
Intriso di barre cupe, esplicite e brutali, avvolte da un flow potente ed incisivo che si staglia su una produzione rap-rock oscura – curata da Gaedi -, densa di suspense, di inquietudine e volutamente statica e iterativa, il brano attinge alla famiglia londinese dei Norton, nota come “La famiglia del Diavolo”, per dare un volto alla follia, alla violenza, e così riconoscerla, facendo i conti con sé stessi e con le proprie zone d’ombra – «non so distinguere se bacia o se morde» -.
Emblema di pazzia e brutalità, la storia dei Norton viene presa in prestito dall’artista per le affinità temporali tra l’epoca vittoriana, in cui la famiglia è vissuta, ed il momento storico in cui ci troviamo oggi, in un riuscito parallelismo tra passato e presente che porta l’ascoltatore a riflettere sull’ambivalenza di un mondo tanto evoluto, sviluppato e civilizzato, quanto intinto di atrocità e scelleratezze.
«Emily Norton – spiega Trunchell, Etc. – è un pezzo nato con l’intento di spiegare cos’è il male, in modo che tutti, o quasi, possano comprenderlo. Credo si tratti di un concetto molto complicato da esplicare a parole, per questo mi sono servito di simboli, concetti, perché li ritengo la più diretta forma di espressione. Questo è un brano cupo, violento, ma al tempo stesso lascia spazio a metafore e giochi di parole. Fa riferimento alla famiglia Norton, conosciuta storicamente per la pazzia e la malvagità dei suoi componenti e la protagonista del racconto, Emily Norton, viene descritta come paranoica, malvagia e crudele; volevo esorcizzare questo male e dargli un volto. Molti credono che il diavolo non sia reale. Io gli ho dato un’identità per far capire loro che lo è. Ed è molto più umano di quanto possano pensare».
Emily Norton, accompagnato dal videoclip ufficiale diretto da Pasquale Giannelli, riprende l’immaginario intenso e convulso delle precedenti release del pioniere dell’horrorcore, che grazie ad una penna sagace e pungente, affonda cliché e moralismi per portare a galla disagi, debolezze e tematiche scomode, con la consapevolezza che ciò che disturba smuove e la speranza di una presa di coscienza collettiva che possa trasformarsi in un futuro più attento e costruttivo.
Chi è Trunchell, Etc.
Trunchell, Etc., pseudonimo di Francesco Truncellito, è un cantautore italiano nato a Matera il 06 Gennaio 2000. Dopo una gavetta da musicista in diverse formazioni punk e alternative rock, nel 2017 inizia a dedicarsi alla scrittura, realizzando i primi testi e dando vita ad un particolare sottogenere del rap, l’“horrorcore”. La sua evoluzione musicale lo porta a sperimentare più dimensioni sonore ed autorali, sempre connesse all’introspezione ed al linguaggio schietto e diretto tipici del rap. Le sue release, avvolte da sonorità creepy e malinconiche, sono un tuffo in un universo complesso, a volte quasi distorto, raccontato tramite testi saturi di citazioni storiche, bibliche ed esoteriche. Trunchell, Etc. è un artista fuori dagli schemi, che disegna scenari intensi e convulsi attraverso il tratto di una penna sagace e pungente che affonda cliché e moralismi per portare a galla disagi, debolezze e tematiche scomode, con la consapevolezza che ciò che disturba smuove e la speranza di una presa di coscienza collettiva che possa trasformarsi in un futuro più attento e costruttivo.
Testo Emily Norton – Trunchell, Etc.
Non ho amici che si ammazzano di bombe, ma si ammazzano di popper: filosofi bastardi
Gliela Lecco con il trucco che le cola e le mani alla gola: penso possa bastarmi
Alle 6 di mattina mi sveglia a pugnalate
Il diavolo attira il giorno di Natale
Sta puta mi ammira fino a farmi male
Disturbata compulsiva fino a farsi dare
Vuole che la leghi al letto, che le strappi il petto, tanto è già vuota dentro
Come un cecchino prendo, miro, sparo: ho fatto centro
Le entro così dentro da spaccarle il mento
Goddamn, sono pronto per il payback
No more, no more: hit the road jack
Sono un killer elegante, chiamami Jeff
Mi manca Salmo: quello di redneck
Uh, mi perdo negli occhi blu
Vorrei fingere di stare bene da quassù
Lei si spoglia, maledetta, sopra un pezzo blues
Ha già un cazzo nella sua borsetta Jimmy Choo
Sex pistols, mi morde il labbro e sanguino alla Sid Vicious
Sono il mai visto
Sono il mai detto
Voglio il mic, Cristo
Torni a casa in una gabbia nera come a Windsor
E lasciami da solo stanotte sotto anime e coltre, amore no no
Riempi la mia camera insonne se si sveglia la morte, amore non ho
Mai vissuto questo Caronte tra le luci e le porte, amore non so
Distinguere se bacia o se morde, plenilunio di notte, amore Norton.
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