INTERVISTA | L’Apice dell’essenza dei TXD SmooK

I TXD SmooK ai microfoni di Blog della Musica raccontano L’Apice dell’essenza, titolo del nuovo album che arriva dopo un break di un anno della band sarda

In poche righe vi potete presentare ai nostri lettori?
Certo, siamo una band di brani inediti e ci chiamiamo Txd smook (evoluzione del nome Tuxedo Smooking). Viviamo in Sardegna, precisamente a Sassari. Attualmente il gruppo è composto da Giuseppe Pinna, Massimo Venusti ed Antonio Murgia. Il nostro cammino si è incrociato all’incirca nel 2013 dove eravamo gli elementi di una cover band prevalentemente metal poi, chissà perchè, ci siamo stancati ed abbiamo deciso di cambiare strada.
Il gruppo in questione si è sciolto e siamo rimasti in due (Giuseppe e Massimo). Abbiamo deciso di sperimentare qualsiasi tecnica , ci siamo rinchiusi per almeno un anno in sala prove totalizzando all’incirca 130 bozze di testi e di musiche che a noi piacevano ma sapevamo che riuscire ad emergere per lo meno nei live sarebbe stato difficile perchè viviamo in un periodo storico dove il pubblico non è attirato da nuove canzoni e nuovi progetti artistici. Poi è arrivato “l’esperimento digitale” e ci siamo posti le domande. Cosa vorremmo sentire? Dove vogliamo arrivare? Così ci siamo armati di inventiva, abbiamo rivoluzionato le nostre idee e come si suol dire abbiamo “lanciato l’esca” con la nostra prima traccia sul web intitolata “Stato Critico”.

Possiamo dire che è andata nel migliore dei modi perchè è da lì che abbiamo notato che la nostra canzone stava piacendo e dopo vari contatti abbiamo conosciuto il portale Musica Italiana Emergente che ci ha spronato e ci ha fatto capire che il singolo valeva. Ci siamo dati da fare e con molti sacrifici ci siamo evoluti lanciando il secondo singolo Apologia di Reato che ci ha fatto conoscere al pubblico e a diverse redazioni e radio. Poi la realizzazione di WEB LINE che economicamente parlando ci ha quasi mandato in banca rotta ma con dei bei ricordi; pensate che per la traccia Senza Alcun Guinzaglio siamo voluti andare ad Amsterdam perchè era l’unico posto che si atteneva al testo ma il vero motivo è che per fare l’album, ed autofinanziandoci, realizzando tracce in studio e dei video professionali, è stato veramente quasi impossibile farlo in Italia, per tanto ci siamo impegnati nel realizzare dei video autoprodotti ed altre tracce facendo del buon automastering minimizzando le spese e da li è nato l’abum WEB LINE.

Poi la sosta che è durata un anno, in questa sosta abbiamo cambiato locazione spostando la nostra sala prove per rendererci indipendenti, abbiamo sostituito la nostra strumentazione ed allargato la componentistica del gruppo con Antonio e, dopo un anno di lavoro, siamo arrivati alla realizzione dell’album L’Apice dell’essenza.

Come mai avete scelto di chiamarvi Tuxedo Smooking e poi avete “tagliato” il nome in TXD SmooK?
Tuxedo Smooking è gioco di parole. Lo smoking simboleggia l’abito elegante per eccellenza ma non tutti sanno che, oltreoceano è più noto come tuxedo. Quindi unendo queste due parole e aggiungendo una doppia “o” proprio a simboleggiare il nostro duo musicale, per lo più è nato per un battibecco tra Giuseppe e Massimo su chi aveva ragione come chiamarlo, tuxedo o smoking. Quindi dopo varie ricerche abbiamo capito che erano la stessa cosa e non si sa perchè ma siamo stati due o tre giorni battagliando con questo note che poi è diventato il nome del gruppo.
L’abbreviazione invece significa il cambiamento con l’arrivo di Antonio. Dovevamo dimostrare il nostro vero impulso musicale ed essere riconosciuti subito con un nome più schietto ma legato alle radici: ecco perchè ora ci chiamiamo i TXD SmooK.

Contaminazioni e ispirazioni. I TXD Smook che musica ascoltano?
Diciamo che siamo contaminati da tutto, abbiamo un chitarrista con le zecche… Scherziamo, comunque non siamo più dei ragazzini abbiamo passato quasi tutte le ere rock, punk, grunge, rap e hip hop quindi possiamo dire di essere legati al passato ma ci piace vivere il presente anche se qualcosina nel cuore si è aggrappata, risponderemo separatamente.
Per Massimo una delle canzoni più significative è stata Patience dei Gun’s n Roses gruppo che ha travolto un intera generazione ed è proprio grazie a questa canzone che il Max ha preso la chitarra in mano.
Beppe è un grande ascoltatore di canzoni e non ha un genere o un gruppo che ha determinato le sue scelte , lui ascolta le canzoni in base alle proprie emozioni ma dovendo scegliere va sull’italiano scegliendo per struttura di canzone Sono io la morte di Branduardi mentre per legame emotivo Animale di Zona dei Litfiba.
Mentre per Antonio la canzone più significativa è stata Nothing else matters che l’ha affascinato da ragazzino dopo averla sentita in un live di un gruppo cover; è da allora che ha iniziato ad intraprendere il percorso di chitarrista.

Essere emergenti nel 2018. Che Italia discografica vi trovate davanti?
Questa domanda è un po’ complicata ma pensandoci possiamo rispondere dicendo che Il boom degli emergenti, in italia, sia stato morto all’inizio degli anni novanta dove i discografici non hanno avuto più la voglia di scommettere sui nuovi talenti. Mentre la morte del cantautore o del “personaggio” è stata la nascita dei talent dove perlomeno noi vediamo la perfezione e l’uguaglianza degli artisti senza possibilità di esprimere la propria personalità, pazzia o emozione. Mentre da quest’anno abbiamo visto un piccolo spiraglio di luce notando l’evoluzione dell’indie, quello vero, riuscendo ad ascoltare molto più spesso artisti che alcuni anni fa erano sul filo della censura da parte delle radio.

E’ così necessario avere ancora un’etichetta per far conoscere la propria musica?
L’etichetta, ormai, non si sa se ti rovina per sempre o ti dà una mano. Se l’artista crea e riesce a dare un proprio percorso al suo progetto non sappiamo quanto possa riuscire ad adattarsi ad un etichetta che, magari, impone un percorso. C’è da dire che pur di “scalare la cima”, un artista è disposto a far di tutto anche perchè la spesa finanziaria per diventare un big è insostenibile. Quindi senza etichetta ci vuole molto impegno l’artista deve diventare il suo manager, il suo giornalista, deve cercare e fare di tutto per trovare contatti che facciano diventare il suo progetto virale mentre con l’etichetta è tutto molto più semplice.

Parliamo ora del vostro nuovo singolo L’Apice dell’essenza che dà il nome al vostro nuovo album. Come è nato?
L’Apice dell’essenza
è stato il primo lavoro con la nuova formazione, quindi per noi è stata come un iniziazione, uno stop and go.
È proprio L’Apice dell’essenza che ha dato la rotta per capire quale strada percorrere e se si va di ascoltarla si capisce che la struttura è stata studiata a dovere: intro con base sintetica ed un cantato soft per indirizzare il testo, tutto per poi esplodere nella prima strofa e rientrare con un assolo che sostituisce il ritornello.
Poi nella seconda strofa ci siamo adagiati per creare un pò di suspance anche con un tocco di acustico per poi essere un pò cattivi nella terza strofa.
Anche il termine “Apice dell’essenza” ha favorito la scelta del nome dell’album, perchè queste parole sono il culmine di ciò che una persona può volere e per noi il culmine ed essere tutt’uno con la musica

L’idea del videoclip invece, quale è la genesi?
Siamo sempre stati persone curiose con una gran voglia di imparare e nella realizzazione del video di Apologia di Reato ci siamo ipnotizzati con il green screen con domande del tipo: ma come funziona? Ma come fai ?
Praticamente abbiamo assillato il regista. Allora abbiamo affondato il dito nella piaga, informandoci e munendoci di buona volontà abbiamo realizzato le prime riprese creando uno story board al minimo budget e pertinente al testo.

Quale messaggio volete comunicare con il vostro nuovo album?
Il messaggio è comunicare la nostra personalità al pubblico utilizzando la grinta. Ogni testo ha una storia vissuta e personale ma allo stesso tempo son state create per non dare un messaggio diretto, cosicchè l’ascoltatore si dovrà immedesimare.
L’album è un agglomerato di generi miscelati dalla nostra timbrica ma pensiamo che qust’ultimo comunichi pura energia.

Immagino che sia possibile trovare il vostro album sul web…
Certo, l’album è su tutti gli store digitali: google play, Amazon, Deezer, Spotify… e potrete trovare tutte le informazioni sulla nostra pagina facebook
o sul nostro sito web www.txdsmook.it

Prima di lasciarci, raccontateci quali progetti avete in serbo per i prossimi mesi?
Naturalmente il nostro primo obiettivo sarà l’uscita dell’album in live ed allo stesso tempo sarà la realizzazione del terzo album.

Grazie TXD SmooK di essere stati con Blog della Musica. A presto.
Grazie a voi per averci dato spazio e per aver creato una realtà importante per gli artisti emergenti.

Info: https://www.facebook.com/txdsmook3.0

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