Figlio di classe operaia è il nuovo video di UanmNess: un tema scottante dopo le Elezioni Italiane. Questo singolo anticipa il nuovo album in uscita per Trumen Records…
Dopo il successo ottenuto con il singolo Tortuga (disponibile anche in versione acustica) UanmNess, conosciuto anche come Ness, si prepara a uscire con il disco ufficiale per Trumen Records proponendo un singolo dal tema attuale e scottante.
Nel periodo post elezioni, Figlio di classe Operaia rappresenta un punto di vista attento sui principi della società operaia e sul valore del lavoro. Il brano diventa la voce della classe media Italiana, in prima linea per lottare e raggiungere gli obiettivi non facili per chi appartiene a un determinato ceto.
Figlio di classe Operaia é una critica al sistema, che favorisce “l’essere figlio di” piuttosto che la meritocrazia. E’ una critica allo Stato corrotto, poco vicino alle persone. E’ una critica all’indifferenza di chi accetta tutto senza voler cambiare le cose. E’ un urlo di rivalsa contro chi critica,chi sfrutta, ma anche a chi non lotta.
Il groove cupo, l’atmosfera ambient, i dettagli di piano e chitarra fanno del brano una cornice ideale per la costruzione del video diretto da Edmondo Ragone (Eikona Lab). Il tappeto sonoro proposto da Drop, conferma inoltre la ricerca di dettagli e il grosso lavoro stilistico che faranno di Prince Café un disco ricercato da ogni punto di vista.
Testo FIGLIO DI CLASSE OPERAIA – UanmNess
Sono un bastardo come tanti
sui vent’anni,
conto il peso della vita in grammi,
su nel cielo non ho santi,
odio la mia sveglia perché sembra voglia ricordarmi
che il mio tempo è oro solo se arricchisco gli altri,
(non ho)
mai alzato il dito sul più debole,
le ho sempre prese
dai più grandi perché non stavo alle loro regole,
(No)
quelle mazzate m’hanno fatto crescere,
ora il vecchio gruppo di santoni al mio cospetto
è un gregge di pecore,
chi si accontenta gode,
chi non si accontenta vince,
chi commenta
cerca comprensione tra chi finge,
(mentre)
faccio le valige
quasi in senso di vittoria,
penso a quando tutto questo era una scelta obbligatoria,
quando parti dal basso cerchi l’amore prima della gloria,
mangi merda finché lenta sta vita t’ingoia,
con il nodo in gola, sguardo fermo e le mani di chi lavora,
il sogno è morto è l’istinto che pompa ancora.
Tanto alla fine parlano tutti,
qui nella sala parlano tutti,
la gente è vaga,
critica ma non paga,
tra ‘sti furbi lascerò gli applausi a coprire gli insulti,
tanto alla fine qui parlano tutti,
qui nella sala già parlano tutti,
fronte sudata la stima l’ho meritata,
piedi a terra e testa in aria,
sono un figlio di classe operaia.
Nasci su sta terra e ne paghi l’affitto,
quindi vendi voto e faccia per un posto fisso che non hai mai visto,
“Come hai fatto con il rap ?”,
“Non lo capisco!”,
Ho fatto più di settemila caffè e ho prodotto un disco,
(adesso)
chi mi parla dosa il tono in base al prezzo,
Manco fosse il mezzo,
Per giustificare ogni interessamento,
A me che il tempo perso riporta ancora alla mente,
Che con le mani si lavora e con la bocca si vende,
Capitale che cresce se è l’animale che mangia,
Maiali in giacca e cravatta che ingrassano,
(Pieni di sé)
Sta roba non mi riguarda, grazie alla strada e alla rabbia,
Per la fatica che insegna a non pensare,
(Soltanto per sé)
Lo stato è corrotto e arrivista,
Campa alle spalle di chi se ne infischia,
Nato e cresciuto in provincia,
Per me chi lavora con mani, cervello e col cuore è un artista,
Chi nasce capo resta capo, ok niente da dire,
Chi nasce schiavo condurrà con la forza di un leader.
Tanto alla fine parlano tutti,
qui nella sala parlano tutti,
la gente è vaga,
critica ma non paga,
tra ‘sti furbi lascerò gli applausi a coprire gli insulti,
tanto alla fine qui parlano tutti,
qui nella sala già parlano tutti,
fronte sudata la stima l’ho meritata,
piedi a terra e testa in aria,
sono un figlio di classe operaia.
Info: https://www.facebook.com/UanmNess/