INTERVISTA | L’ultimodeimieicani: uno sfogo sociale

Ti voglio urlare è il disco d’esordio della band indie genovese L’ultimodeimieicani. Dopo aver pubblicato il video di Cosa vuoi cambiare, Blog della Musica li ha intervistati

Forse nichilismo o forse rassegnazione… o probabilmente quel sottile quiete della non speranza (cit. E. Vittorini). Ma in realtà il suono di questo esordio discografico parla di energia vitale rispecchiando a dovere i cliché della scena indie. In realtà Ti voglio urlare sembra essere un disco di rivalsa e di accettazione che urla e si sfoga contro una stasi sociale generalizzata. E comunque sia, l’esordio dei genovesi che si fanno chiamare L’ultimodeimieicani ci regala tante chiavi di lettura, ognuna delle quali può star bene nel vissuto quotidiano di ognuno di noi. Tra le nostre pagine anche il video ufficiale dell’ultimo estratto dal titolo Cosa vuoi cambiare. E noi, come sempre, ci fermiamo per capirne di più:

Un esordio di musica indie-pop. Ma a proposito di etichette: voi come raccontereste la vostra musica?
Non ci siamo mai voluti definire troppo, ma non per mettere i piedi in più scarpe, ma avendo sempre fatto quello che ci sentivamo sono venute fuori tante cose diverse, a volte anche apparentemente distanti tra loro. Detto questo se ci dobbiamo etichettare diremmo un pop-rock.

Elettronica: oggi è un ingrediente sempre presente. Voi che rapporto avete con l’elettronica?
Non abbiamo mai avuto un vero rapporto con l’elettronica, però in questo lavoro ci siamo resi conto in più occasioni della necessità di usare dei synth e quindi insieme al produttore Mattia Cominotto li abbiamo inseriti, alla fine hanno portato equilibrio nel suono e non hanno snaturato le canzoni

La produzione di Mattia Cominotto: com’è avvenuto questo incontro?
Mattia l’avevamo conosciuto nel 2016 perché dovendo registrare l’EP avevamo individuato il suo studio come il migliore in zona per il nostro genere. Ci siamo trovati benissimo, ne è nato un ottimo rapporto personale ed è stato naturale per tutti fare insieme il primo disco.

Ed il suono che ne è venuto fuori, alla fin della fiera, rappresenta quello che siete o quello che conviene essere?
Durante tutte le fasi che portano verso il prodotto finito c’è sempre un po questa domanda come altri mille dubbi, come normale per una cosa a cui si tiene. Ma riascoltando tutto dopo aver staccato un po, lucidamente, si cerca di capire se si è soddisfatti o meno, e noi siamo contenti di ciò che è venuto fuori, quindi diremmo che rappresenta quello che siamo.

Un esordio per L’ultimodeimieicani: un evento e un ambiente che assomiglia a quello che immaginavate?
Se dev’essere un’evento allora un concerto a un festival dove finita la musica la gente si ferma a chiacchierare e fare le 6 di mattina, se fosse un ambiente sarebbe un’isola in mezzo al mare o un valico di montagna, dove si può stare a riflettere senza che la frenesia di tutti i giorni disturbi.

Uno sguardo fresco e ricco di buone energie verso la canzone d’autore italiana: perché secondo voi un brano come “Gelato” non passa per le grandi radio main stream?
Questa è una domanda a cui onestamente non sappiamo rispondere, probabilmente non piace a chi conduce o chi sceglie la musica da passare, non si può piacere a tutti. In fondo se ci dobbiamo arrivare ci arriveremo.

Info: https://www.facebook.com/lultimodeimieicani/

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