Vaniggio, il cui vero nome è Ivan Griggio, nel 1972 nasce e vive in Svizzera. Nel 1986 comincia a suonare il basso come autodidatta e in seguito, sotto la guida del Maestro Massimo Scoca, inizia la sua formazione musicale. Nel 2019 è uscito il suo album Solo un sogno per Music force. Blog della Musica l’ha incontrato e intervistato…
Ciao Ivan, benvenuto su Blog della Musica. Iniziamo subito inquadrando il tuo progetto Vaniggio. Raccontaci brevemente cosa e chi è Vaniggio.
Vaniggio è un progetto solista che, dopo anni di esperienze, ho deciso di concretizzare. Un modo per dar voce alle mie idee.
Hai molti anni di esperienza alle spalle e sappiamo che nel ’93 hai fondato un gruppo rock, i Versivari. Quanto di loro a livello musicale dopo così tanti anni c’è ancora? Cosa è rimasto e cosa è cambiato?
I Versivari sono e rimarranno sempre nel mio cuore, il fatto che mi piaccia fare musica senza darmi nessuno schema e fregandomene degli stili, la dice lunga su cosa sia rimasto di loro in me. È anche vero che comunque si cresce e si cambia, ma l’importante è fare sempre ciò che ti rende felice e ti faccia star bene.
Per quello che so, l’unico oltre a me a fare ancora musica è Sacha, uno dei due chitarristi dei Versivari, suona in una band di brutal metal e dalla chitarra è passato al basso.
Il tuo nuovo singolo, che ha anticipato l’album, esce nel 2018. Si intitola A volte basta. Esce per Vaniggio, progetto questa volta totalmente tuo. Cosa ti ha spinto a lavorare da solista? La necessità di esprimere qualcosa in particolare?
Come detto ho avuto parecchie esperienze musicali con altrettanti artisti, ero stanco di catalizzare le mie energie in progetti che fondamentalmente non mi appartenevano. Vaniggio nasce dalla voglia esprimermi senza dover chiedere il permesso a nessuno, avevo cose da dire ed era arrivata l’ora di metterci la faccia.
L’album (Solo un sogno), invece, esce nel Marzo 2019, nove mesi dopo. Parlaci dell’album Ivan. Siamo curiosi di capire cosa rappresenta per te questo lavoro e cosa vuole esprimere all’ascoltatore.
Quest’album è parecchio autobiografico, a parte due tracce (Favole e Dai Un Nome Alle Cose) parlo della mia vita, delle mie conquiste e delusioni. L’Album è nato nel mio home studio e man mano che prendeva forma lo facevo ascoltare a Cristiano Arcioni. Lui ha creduto molto in questo progetto e siamo riusciti a portare a termine un lavoro autoprodotto che a mio avviso suona da paura. Per me è un sogno che si realizza. Poi l’incontro con l’etichetta Music Force ha reso possibile la pubblicazione e la promozione.
Sappiamo che le tue esperienze maturate in ambito musicale, ti hanno portato in particolare tra Svizzera (tuo paese di nascita e dove vivi) e Italia. A parer tuo, come si presenta l’ambiente e la musica in generale di questi due paesi? Ci sono stimoli? Progetti ai quale sei particolarmente affezionato o dei quali sei entusiasta?
In Svizzera, le radio nazionali ed alcune private sostengono molto gli artisti locali ed organizzano festival ed eventi dove potersi esibire, quello che secondo me manca è una collaborazione fra i due Paesi, questo farebbe sì che si possa avere uno scambio interculturale e aiuterebbe a capirsi più nel profondo.
Non c’è un progetto a cui sono più affezionato di altri, ogni mia esperienza fatta in passato per me è motivo di soddisfazione, ma “Solo Un Sogno” è una mia creatura e probabilmente è quello che ho sempre voluto.
L’album come sta andando? Stai lavorando per portarlo live? Come stai organizzando il tutto?
L’album sta andando davvero bene, sto ricevendo un sacco di recensioni che ne parlano bene e sono contento dei molti feedback positivi. Ho fatto delle date qui in Svizzera di promozione, ora abbiamo deciso di fermaci un attimo per chiuderci in sala prove a montare lo show definitivo. Ho la fortuna d’avere al mio fianco una band di tutto rispetto, non vediamo l’ora di portare il nostro live sul palco.
Ultima domanda. Voglio fare un ultimo gioco con te. Ipotizziamo di essere in un futuro non troppo lontano. Per qualche motivo strano, l’eredità musicale dell’uomo è nelle tue mani. E devi scegliere quale disco salvare, uno solo. Abbiamo a disposizione solo Amo (Bring Me The Horizon), Playlist (Salmo), LOVE (Thegiornalisti), Primati (Lo Stato Sociale). A te la scelta.
Senza ombra di dubbio… Playlist di Salmo, a mio parere uno dei migliori artisti Italiani del momento
Ciao Ivan e grazie di essere stato con noi. Un saluto da Blog della Musica.
Ciao e grazie a voi dell’ospitalità 😉
Info e Contatti
- http://www.musicforce.it/catalogo-produzioni/1927-vaniggio-solo-un-sogno
- https://www.facebook.com/vaniggio/