INTERVISTA | Veramadre: il nostro nuovo lavoro, “Karmacaos”, ha uno spirito rock

A distanza di quasi quattro anni dal precedente Veramadre (La Stanza Nascosta Records, 2017), la band di Priverno Veramadre è tornata a far sentire la sua voce con l’album Karmacaos, registrato e mixato alla MadHouse Records, prodotto da Andrea Madeccia e distribuito da La Stanza Nascosta Records di Salvatore Papotto. Blog della Musica ha scambiato quattro chiacchiere con Americo Pucci, batterista e videomaker della band.

Rispetto al precedente lavoro, Veramadre, Karmacaos si caratterizza per un cambio di sonorità. A cosa è dovuta questa scelta?
Più che una scelta è una questione di eventi. Il cambio del cantante e l’inserimento delle tastiere hanno portato un notevole cambiamento. Poi Nahuel ha uno spirito rock, quindi non poteva che esserlo anche il nostro nuovo lavoro!

La produzione è di Andrea Madeccia. Quali sono state le “direttive” più importanti che vi ha dato in sede di lavorazione dell’album?
Andrea, oltre ad essere un nostro caro amico, è anche una persona che conosce molto bene il suo lavoro ed è stato sicuramente importantissimo per la produzione dell’album. Ha dato una forte impronta al nostro disco, in termini di potenza e di carica energetica.

Come il primo lavoro, Veramadre, anche Karmacaos è distribuito da La Stanza Nascosta Records. Quanto conta, attualmente, essere supportati da un’etichetta?
Noi riteniamo che un’etichetta con un buon ufficio stampa, quale la nostra è, possa aprire porte che altrimenti sarebbero chiuse.. quindi sì, è decisamente importante!

In che misura la situazione di emergenza sanitaria ha influenzato la scrittura di Karmacaos, a livello di testi?
La situazione di emergenza sanitaria ha permesso a Karmacaos di vedere la luce.

L’intero album è stato interamente scritto, registrato e pubblicato in piena pandemia e lo stesso testo del singolo Karmacaos affronta il tema del Covid, provando a fare anche un mea culpa: abbiamo voluto sottolineare le responsabilità che l’uomo può aver avuto nel determinare una situazione di sofferenza, prima di tutto del pianeta.

Da più parti stanno fioccando elogi per la nuova voce dei Veramadre, Nahuel Cisneros. Avete fatto dei veri e propri “casting” o la scelta è avvenuta in altro modo?
Si è vero, siamo fieri ed orgogliosi di avere una persona e un artista come lui con noi. Oltre ad essere estremamente umile e gentile ha una grande voce, potente e carismatica. Non c’è stato un casting, Nahuel lo conoscevamo già dai tempi dell’adolescenza e ci ha sempre affascinato la sua timbrica. Quando è arrivato il momento di cercare un frontman, io (Americo, N.d. R.)ho deciso di contattarlo e lui ha accettato.

Gli abbiamo fatto ascoltare “In Fondo”, che ai tempi era solo strumentale, e lui si è preso un giorno, UN GIORNO, per scriverci qualcosa sopra. Il giorno dopo ha cantato “In Fondo” come la sentite sull’album, e non c’è stato altro su cui discutere, era dentro! Credo che sia stata un’ottima scelta visto che la canzone su spotify ha superato i 400’000 ascolti!

Quanto conta, secondo voi, in musica, la coerenza stilistica?
Crediamo nella coerenza stilistica fino ad un certo punto, perché siamo dell’idea che l’evoluzione professionale, artistica e stilistica faccia parte del normale processo di creazione musicale, ce lo insegnano anche le grandi band. Forse anche questa è una forma di coerenza del resto.

Si è appena concluso il Festival di Sanremo. Chi c’è sul vostro podio ideale?
Il podio non saprei dirtelo, ma onestamente siamo veramente felici della vittoria dei Maneskin, primo posto super meritato, soprattutto perché hanno osato portare un pezzo del genere a Sanremo, di rottura e molto poco sanremese nel senso consueto; quindi, tanto di cappello!

Ascolta Karmacaos il disco dei Veramadre su Spotify

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