INTERVISTA | Fabio Ripanucci e l’esoterismo di Vercingetorige

Fabio Ripanucci, cantante, chitarrista e autore nella band La Madonna di Mezzastrada, torna con un nuovo progetto cantautorale. Fondatore dell’etichetta discografica La cura dischi, oggi riparte con il nome di un condottiero che, nel suo caso, si batte contro il semplicismo della musica italiana. Abbiamo fatto quattro chiacchiere con lui per scoprire ancora di più della sua avventura chiamata Vercingetorige

Ciao Vercingetorige e benvenuto su Blog della musica. Come possiamo delineare gli aspetti artistici fondamentali del tuo nuovo progetto artistico “Vercingetorige”?

Ciao a tutti e grazie delle domande. Vercingetorige è un lavoro nato intorno ad un testo in prosa che ho scritto a più riprese sintetizzandolo da un mio diario psichico. Era un diario di ricerca personale e di autoanalisi che avevo iniziato a scrivere per comprendermi meglio e tentare di cambiare alcune mie dinamiche che non sentivo più aderenti. Il testo unico che è venuto fuori è volutamente criptico, esoterico ed a tratti “religioso”. Ho cercato il più possibile di mantenere uno stile omogeneo e coerente, per rendere l’idea di corpo unico compatto. L’idea di base è quella di una prosa magica, alchimistica, un’evocazione di parole che avesse il potere di fare chiarezza su me stesso attraverso una fitta rete di simbolismi semantici. Si può dire che tutto l’album è la sintesi e l’esito di questa ricerca. E’ un disco fatto da me, per me. Intorno alle parole ho letteralmente costruito la musica; pezzo per pezzo, sperimentando con calma, a volte indirizzando il lavoro e a volte facendomi sorprendere dal lavoro stesso. L’elettronica è stata un perfetto strumento e mi sono divertito tantissimo a farlo

C’è stato qualcosa che ti ha dato la spinta a tirare fuori Vercingetorige dopo le tante avventure a cui hai lavorato con La cura dischi e con La madonna di Mezzastrada?

La Madonna di MezzaStrada ha significato molto per me; era tempo però di tentare altre vie di comunicazione artistica. Qualcosa di più maturo e allo stesso tempo anche meno pesante. La Cura Dischi è stato chiaramente il tramite per la realizzazione dell’album. Registrando in studio altri lavori ho appreso tecniche e tricks che poi ho utilizzato, in qualche caso è stato il contrario.

Come detto, sei il fondatore de La cura dischi. Quanto c’è dell’esperienza con questa realtà nella scrittura e nelle musiche di Vercingetorige?

Sicuramente senza La Cura non sarebbe venuto fuori questo lavoro. Lo stesso Vercingetorige è stato un allenamento per poter migliorare tecniche di ripresa sonora, di editing, di missaggio e di arrangiamenti sull’economia generale di un brano. La sperimentazione e l’esperienza di questo lavoro si è riversata automaticamente nei vari lavori prodotti in studio ma posso dire che è vero anche il contrario.

Oggi che possiamo parlare di una ripartenza dove tutto è ancora sconvolto dai due anni appena trascorsi, pensi che questo periodo porterà la musica italiana ad avere più cura dell’indipendentismo di questo mondo?

Purtroppo non sono fiducioso affatto in questo senso. Il rapporto qualità/quantità della musica che esce oggigiorno è sproporzionato. C’è troppo possibilità per tutti, di dire, strimpellare e sputare sui microfoni (forse anche io sono uno di questi tutti). Ho sempre visto l’arte come un qualcosa di elitario, per pochi e talentosi; attualmente l’appiattimento è così liscio e la distesa così vasta che il talento si perde come una goccia nell’oceano. La musica indipendente in Italia non credo abbia un roseo futuro; al contrario noto sempre più un processo di istituzionalizzazione della musica; dove l’arte diventa sempre più un prodotto monopolizzato, indirizzato dall’industria musicale e dagli interessi del mercato. Questa non è una novità e non si tratta di incriminare o farsi icona detrattrice di questo impero. La musica se vuole funzionare nella società attuale non può che seguire questa via. E’ un dato di fatto! Ovviamente le eccezioni sono molte ma soffrono indiscutibilmente. Preso atto di questa consapevolezza, noi tutti, anime non “pop-ular” oscilliamo sempre tra frustrazione e incomunicabilità; perché se l’artista crea è per esigenza profonda ma se nessuno ascolta, impazzisce. Dunque: Follia sia

Ascolta Vercingetorige su Spotify

Con l’uscita del primo album, omonimo, hai pubblicato anche il videoclip di “Comunione”, primo singolo estratto. Come è nata questa canzone e come è stato concepito il videoclip?

Il video è stato un bel passatempo di tre o quattro giorni. Da diversi anni mi diletto con il montaggio video; mi sono imbattuto in un sito interessante di clips video in free download e dopo una lunga cernita del materiale ho provato a tirarne fuori qualcosa di interessante. Il risultato è quello che è il videoclip di “Comunione”. Una carrellata di immagini a cui ho tentato di dare una narrazione visiva e orientata in modo che si sposasse con la musica soprattutto a livello ritmico. Allo stesso tempo volevo che il video fosse in contrapposizione con la canzone e con il testo in maniera da camuffare e rendere ancora più enigmatico il significato. Così; un manciata di immagini che cavalcano il revival anni 80, volti vari, giovinezza e bizzarrie e: Guardatevi il video!

Come vedi il futuro di Fabio Ripanucci tra l’avventura Vercingetorige e La cura dischi?

Il video è stato un bel passatempo di tre o quattro giorni. Da diversi anni mi diletto con il montaggio video; mi sono imbattuto in un sito interessante di clips video in free download e dopo una lunga cernita del materiale ho provato a tirarne fuori qualcosa di interessante. Il risultato è quello che è il videoclip di “Comunione”. Una carrellata di immagini a cui ho tentato di dare una narrazione visiva e orientato in modo che si sposasse con la musica soprattutto a livello ritmico. Allo stesso tempo volevo che il video fosse in contrapposizione con la canzone e con il testo in maniera da camuffare e rendere ancora più enigmatico il significato. Così; un manciata di immagini che cavalcano il revival anni 80, volti vari, giovinezza e bizzarrie e: Guardatevi il video!

C’è qualche artista contemporaneo con cui avresti voglia di collaborare?

In tutta sincerità no. Non ci ho mai pensato. Se penso ad una collaborazione preferisco persone vicine che stimo artisticamente e di cui posso fidarmi

Ed invece c’è qualche musicista contemporaneo che trovi talmente interessante da avere influenzato le tue sonorità?

Beh sicuramente Die di Iosonouncane, ma anche Gioco di Società degli Offlaga Disco Pax, i Cacao, i Flaming Lips di Embrionic, i Tinariwen e tantissimo dagli Einsturzende Neubauten. Potrei andare avanti all’infinito, preferisco fermarmi qui!

Ultima domanda: quali sono le speranze di Fabio Ripanucci / Vercingetorige nel 2022?

Un’altra domanda l’avete? Il futuro? Sicuramente precario come lo è sempre stato che poi in realtà mi piace anche… Intanto voglio finire la mia esperienza lavorativa qui ad Atene e poi passare una buona estate in Italia. Il futuro è già adesso quindi mi troverà sempre impreparato!

Social e Contatti

  • Facebook: https://www.facebook.com/vercingetorigeofficial/
  • Instagram: https://www.instagram.com/v_e_r_c_i_n_g_e_t_o_r_i_g_e/
  • Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCUie3RkzgsYFJ-_uZ64IL9g

Tagged with: