I Vertical, band veneta, dopo la pubblicazione dell’Ep Alpha sono ancora alla ricerca della loro “quarta via”. Li abbiamo intercettati e intervistati per voi…
Vertical: “Il bello della musica è che non arrivi mai da nessuna parte. Puoi tornare indietro di 50 anni o guardare nel futuro e trovi sempre novità”.
Ciao e benvenuti ai Vertical: vi presentate in poche righe ai nostri lettori?
Vertical è un progetto musicale nato per scollegarsi dalla realtà componendo musica originale. Paolo Bortolaso, Alessandro Lupatin, Antonio Gallucci, Nicola Tamiozzo, Filippo Rinaldi tutt’ora si trovano in sala prove a suonare e sperimentare. Di tutto.
Nell vostra biografia vi definite una groove experimental band che tradotto per i non addetti ai lavori, cosa significa esattamente?
Groove è ritmo, ma anche quella sensazione che ha l’ascoltatore quando sente un gruppo di persone suonare assieme e viene ipnotizzato e coinvolto dalla musica. Noi cerchiamo di riproporre quella sensazione nella composizione dei brani e nei live, per cui sperimentiamo incastri ritmici e temi che coinvolgano le persone che ascoltano.
Avete pubblicato da poco l’EP Alpha, che si apre con la title track, il cui testo è composto da sole due parole Gravity Family… sono solo due parole musicali o in questo mantra c’è molto di più? Che cosa?
Gravity Family racchiude il nostro concetto di gruppo e di famiglia, cercavamo due parole semplici ma significative. Le parole identificano le due facce della medaglia che si creano con i rapporti umani, la forza che li tiene uniti e la difficoltà nel mantenerli tali. Cerchiamo di identificare un “sentimento” comune che chiunque abbia rapporti con altre persone può capire. Ricordiamoci che siamo figli della stessa madre e siamo soggetti alle stesse forze della natura.
So che state lavorando anche ad un Album che uscirà in autunno. Che genere di brani troveremo dentro, visto che anche Alpha è un alternarsi di stili, una continua sorpresa?
Probabilmente la prossima uscita sarà un altro singolo (che già suoniamo dal vivo) e poi l’album. L’Ep è stato fatto così vario proprio per raggruppare i pezzi più particolari ed estremi. L’album sarà sicuramente più omogeneo anche se l’alternarsi di brani cantati e brani strumentali ci permette di spaziare molto.
Ispirazioni, contaminazioni… I Vertical che musica ascoltano?
I Vertical ascoltano dai Beatles a Miles Davis passando per Daft Punk e Tame Impala. Altri nomi? Meters, Sly and the family stones, ma anche Piero Umiliani, Ennio Morricone. Ce n’è per tutti i gusti.
Fate musica da 10 anni… come siete cambiati, se lo siete?
Siamo cambiati e stiamo cambiando. Il bello della musica è che non arrivi mai da nessuna parte. Puoi tornare indietro di 50 anni o guardare nel futuro e trovi sempre novità. La musica è cambiamento, se prendi i nostri vecchi album da Vertical a Black Palm fino all’ep di Alpha puoi sentire degli enormi cambiamenti, sia sonori che concettuali. Probabilmente il prossimo disco sarà ancora diverso. Così non ci annoiamo mai e non vi annoiamo mai.
Ultima curiosità: qual è la “quarta via” che i Vertical vanno cercando?
Se lo sapessimo sicuramente saremmo in studio a registrare… A parte gli scherzi credo che più di tutto stiamo cercando l’essenzialità. Sembra assurdo ma trovare la semplicità (che sia interessante e originale) nella musica è un processo veramente difficile. Diamoci tempo.
Prima di lasciarci, raccontateci quali progetti avete in serbo per questo 2016.
Il progetto del 2016 è fare più date possibili. Per promuovere l’ep stiamo proponendo un live molto particolare un mix di Funk Psych con delle contaminazioni electro.
Prossimamente suoneremo al Lessinia Psych Fest, AMA festival, Perarock, Green fest e altri. Stiamo preparando un paio di video per promuovere i singoli e verso fine anno inizieremo a scrivere un po’ di musica nuova, stiamo già pensando ad un nuovo album!!
Grazie Vertical di essere stati con noi.
Info: https://www.facebook.com/verticalmusicpage/?fref=ts