Vincenzo Greco: Cuba, sogno e realtà...

E’ uscito Cuba Libre, brano estratto dal nuovo album di Vincenzo Greco dal titolo Tra sogno e realtà pubblicato in contemporanea su tutte le piattaforme di streaming. Riprendere lo stile folkloristico della salsa cubana e riproporlo in chiave rock: questo è il risultato del brano di Vincenzo Greco dal sound estivo che vuole essere un inno di libertà e di speranza per Cuba. L’abbiamo intervistato ed ecco cosa ci ha raccontato!

Chi è Vincenzo Greco quando non ha a che fare con la musica?

Un papà come prima cosa, poi amici e viaggi. Se poi si viaggia in compagnia ancora meglio. Mi piace conoscere persone nuove, non sono chiuso o geloso del mio giro di amici. Sono curioso del mondo, di solito torno con la valigia piena al doppio di quando sono partito. Qualche volta dentro c’è qualche canzone, anzi spesso succede

Qual è la connessione tra Maggie Dickson, il suo ultimo singolo, e il relativo video?

Ho affidato a Katia Camarda il ruolo di Maggie, è una ballerina e ha pensato a come portare questa donna particolare nel video. Le ho lasciato tutta la libertà d’espressione, è il suo mestiere ed essendo amici conosco la sua qualità. Sono molto contento di come ha visto questa storia, del suo punto di vista artistico. Come l’ho vista io è già nel mio testo e nel mio modo di cantare.

Che posto occupa la musica nella tua routine?

A dire il vero non so cosa sia una routine, il mio lavoro di tutti i giorni (sono imprenditore) non è esattamente una routine. Per come sono fatto non credo riuscirei a fare qualcosa che fosse ripetitivo. Mi sentirei soffocare, non fa proprio per me. Anche se sono una persona molto ordinata e attenta ai numeri, ho bisogno di tanti stimoli. La notte dormo, perché non so cosa sia la noia. Se devo rispondere più strettamente alla domanda, posso dire che la pervade. Passo molto delle mie giornate in auto e indovinate un po’… sempre a tutto volume!

Segui la musica televisiva? Che ne pensi dei talent o di programmi generalisti come Sanremo e simili?

No, chi mi conosce bene sa che non guardo la televisione. Però tutti i programmi che aiutano la musica sono i benvenuti, certo i talent soprattutto raccontano storie, si c’è anche la musica ma in fondo non è l’ingrediente principale. Sanremo ci siamo cresciuti, a volte ha lanciato personaggi che poi sono diventati giganti della nostra musica. Però a casa Greco la Tv, se sono solo, resta sicuramente spenta.

Come nasce un brano di Vincenzo Greco?

Uno degli ingredienti principali sono le storie che sento raccontare durante i viaggi che faccio. Anche le atmosfere che raccolgo. Il video di Meggie Dickson per esempio l’avrei girato direttamente dove ne ho sentito la storia. Non è il momento per queste cose, essendo una persona ragionevole ho dovuto desistere. Credo che si sia capito quanto sia necessario, sia umanamente che artisticamente, per me visitare il mondo. Poi arrivano canzoni.

Hai avuto progetti musicali precedenti al tuo da solista?

No, ho iniziato da poco tempo a fare il cantautore. Quando ho scritto “Piccolo Re”, che in effetti è la ia prima vera canzone, ho sentito una forte emozione. Il testo è stato ispirato e dedicato a mio figlio, quello che ho sentito durante il processo di creazione mi ha fatto capire quando potesse essere importante questo sbocco nella mia vita. Ho sempre avuto grandi soddisfazioni dal mio lavoro, ma mancava qualcosa. Nella musica l’ho trovata.

I piani per il futuro di Vincenzo Greco?

Anche qui vorrei dire chi mi conosce bene sa che ne sono pieno. Guardo sempre lontano, non ho ancora finito di promuovere questo LP che già penso al prossimo, ogni tanto anche a quello dopo ancora. Insomma fare progetti e lavorarci è un bel modo di vivere questa mia storia artistica. Sto iniziando a suonare, aprendo concerti per artisti affermati dai quali si impara molto, ogni incontro mi aiuta a sognare in grande, prendendo tanto da questi musicisti. Sono molto avido, ma di cose belle. Di queste non ne ho mai abbastanza.