INTERVISTA | Winter Dies In June: l’incontro tra Penelope e Sebastian

Gli emiliani Winter Dies In June tornano sulle scene con un nuovo disco dal titolo Penelope, Sebastian. Tra le nostre pagine trovate il video di lancio del singolo Aeroplanes e qui una bella chiacchierata con il gruppo. Ecco l’intervista per Blog della Musica

Un incontro, una storia, l’amore, l’arrivo, il saluto, la partenza, l’addio, forse l’arrivederci. Di sicuro le fabbriche, di sicuro una San Francisco o una Londra, di sicuro la colonna portante è quel post rock un poco polveroso e un poco industriale. Sono i Winter Dies In June, giovane band emiliana che torna sulle scene con questo nuovo disco dal titolo Penelope, Sebastian. Tra le nostre pagine anche il video di lancio del singolo Aeroplanes e noi li fermiamo per scambiare due chiacchiere al volo… che probabilmente l’essere criptici e sintetici nelle risposte è anche un dettaglio portante per restituire quella sospensione al suono e alle canzoni di cui questo disco è pieno. L’intervista per gli amici di Blog Della Musica

Abbiamo presentato tra le nostre pagine questo video di lancio realizzato con la scuola di danza Spazio 84. Di chi è stata l’idea?
L’idea nasce da Stefano Poletti, regista e amico della band. Poi tramite altre nostre conoscenze siamo venuti in contatto con i ragazzi e le ragazze di Spazio 84.

Che poi alla danza e allo scenario metropolitano si ricorre spesso per una canzone di questo stile. Mi viene da pensare a ÜBerlin dei REM…
Sì… beh non avevamo in mente quella canzone, anche se i REM ci piacciono molto. Volevamo avere ballerini che interpretassero i fantasmi di Penelope. Lo spazio urbano è forse più facile da controllare.

A questo punto diamo un orecchio a tutto il disco. Ispirazioni e riferimenti?
Su tutti Prefab Sprout direi… ma anche Orange Juice, Lloyd Cole And The Commotions e Battiato.

Se ti dicessi Placebo?
Forse per una certa vocalità… ma non siamo mai stati grandi ascoltatori o fan dei Placebo.

Voglio chiudere lanciandoti il “la” per un’analisi. Un concept album in rewind. Si chiude l’ascolto con l’inizio della storia. Different tra l’altro che sia davvero una bandiera per la scrittura e l’estetica di questo disco, cioè in essa ritroveremo poi tutti i tasselli di queste canzoni…
Esatto, non ci avevo pensato… cavoli. Pensavo in realtà che Aeroplanes fosse la summa narrativa di tutto quello che verrà dopo. A livello musicale forse Different è in realtà il più scarno. Però in effetti tutti gli elementi sono presenti nella loro forma più grezza. Bravo.

Info: www.facebook.com/winterdiesinjune/

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