INTERVISTA | Youssef in arte Gozmen: ecco come nasce la sua musica

Quest’oggi vi proponiamo un’intervista ad un giovane rapper di nome Youssef, Classe 1998, con un vissuto particolarmente interessante che si riflette nelle sue canzoni.

Nella scena musicale contemporanea è difficile avere successo. Questo è un fatto sorretto da tutta una serie di motivazioni molto diverse tra loro ed ovviamente centrano tutte con il fattore economico. Un giovane talento può essere scoperto, addirittura costruito da una major, eppure a causa della saturazione del mondo musicale, giovani artisti emergenti senza contatti non sanno dove ottenere il loro spazio. Forse, però, è meglio dire non sapevano. Oggi tutti questi ragazzi e ragazze talentuosi hanno a disposizione i social, uno strumento molto efficace per farsi promuovere. Ecco cosa ci ha raccontato Youssef, buona lettura.

Ciao Youssef, prima d’incominciare con le domande parlaci un po’ di te

Ciao a tutti e tutte, mi Chiamo Youssef e ho 23 anni. Come dicevi tu (ride) ho un vissuto molto particolare. Sono di origine marocchina ma sono nato in Italia dove ho vissuto dieci anni. Successivamente sono ritornato in Marocco per imparare la lingua e assimilare quelle influenze culturali che mi hanno trasmesso tanto. Dopodiché per chi fa il mio genere non è il luogo adatto per emergere e fare quella tipologia di musica, perciò mi sono trasferito in Svizzera.

Dove nasce la tua passione per la musica?

La passione per la musica è nata proprio dove, come ti dicevo, era difficile produrla, ossia in Marocco. Avevo dodici anni ed ero lì dove appunto non c’erano tantissime possibilità di esprimersi ma ugualmente ho sentito l’urgenza di dar voce a quello che provavo e vivevo. Nel frattempo andavo in giro per locali, ascoltavo tanta gente e ho deciso finalmente di mettermi in gioco anch’io. Se potevano farlo, perché non io?!

Come nasce un brano di Youssef?

Come tutti gli artisti cerco di captare ciò che mi circonda e metterlo in musica, sia un da un punto di vista testuale che melodico. Inoltre, a differenza di molti, prima ascolto il beat o la produzione e poi ci scrivo un testo. In questo modo mi semplifico il lavoro rispetto a numerose logiche di ritmo e tempo.

Immagino che quando componi e scrivi i tuoi testi, le tue musiche, tu sia sempre lì a perfezionare il brano. Quando capisci però che è il momento di fermarsi e affermare: “Ok, adesso è pronto”?”

Si, grazie per capirmi (ride). In effetti è così, quando sei in studio e finisci di preparare un pezzo, in realtà l’impulso di aggiungere altri elementi è fortissimo. E quindi nelle settimane successive magari ci ripensi, però bisogna allontanare quei pensieri, altrimenti vivi male.

A cosa t’ispiri per le tue canzoni e quali sono i momenti in cui senti nascere lo spirito creativo?

Ahahahaha guarda capita veramente in ogni momento, quando fumo, quando bevo (continua a ridacchiare) però in ogni caso quando sento l’urgenza di comunicare qualcosa. Può essere sia un concetto frivolo, sia profondo, non ho nessuna preferenza in questo senso.

In merito a quello che dicevi su come t’ispira il quotidiano, oltre a quest’ultimo aggiungi anche delle suggestioni, delle tue fantasie ai tuoi testi?

Certo, capita sempre di vedere qualcosa che sembri influente per te ma poi ti rimane in testa perché tu ci trovi un significato o semplicemente per te è qualcosa di potente. Scrivere è anche questo, mettere per iscritto qualcosa che fai fatica a spiegare.

Gozmen - Youssef: copertina del singolo Don Bom
La copertina del singolo DonBom di Gozmen alias Youssef

Prima d’intervistarti, come puoi immaginare, ho ascoltato i tuoi brani, penso a Nana o DonBom ad esempio. Li ho trovati molto circoscritti di primo acchito, eppure c’è tantissimo altro. Immagino che questi elementi ritmico melodici particolari derivino dal tuo vissuto?

Beh si, capite subito quale genere mi piace realizzare e se non ci sofferma può sembrare comune quello che faccio. Sono molto contento che te ne sei accorto, le mie origini marocchine in primis e ogni luogo che ho visitato, dall’Italia alla Svizzera, hanno avuto influenza sul mio sound, sul mio flow e in generale su tutto ciò che produco.

Youssef ti senti fiero del tuo percorso musicale? Hai qualche rimpianto?

Si mi sento fiero, perché non dovrei esserlo. Mi sono impegnato tantissimo per arrivare dove sono, ho sfidato pregiudizi culturali e tutte quelle che persone che continuano a considerare la musica un hobby, mentre è una professione serissima. Crescere in un ambiente musulmano non è stato facile, ma quel fuoco che metto nei miei brani non avrebbe avuto la stessa intensità senza quel trascorso.

I rimpianti sono solo riguardo le poche canzoni che ho fatto uscire per varie dinamiche, legate a quella ricerca di perfezione che poi molto spesso è figlia di un’insicurezza. Però sono cambiato in questo periodo.

Immagino perciò che ci aspettano nuovi brani

Assolutamente, tra poco uscirà Habibi. È un brano che ha tre diverse lingue al suo interno: arabo, italiano e francese. Parla del rapporto sentimentale tra due persone. Spero che vi piacerà.

Youssef grazie per il tuo tempo, so che sei molto impegnato al momento

Ma no, grazie a voi di tutto. È stato molto stimolante.

L’intervista è finita. Ricordo che Youssef lo trovate con il nome d’arte di Gozmen su tutti i suoi profili social. Sul suo canale Youtube Gozmen trovate due videoclip: Nana e DonBom. Grazie per la lettura.

Social e Contatti

  • Instagram: https://www.instagram.com/gozmen.officiel/
  • Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCLjCYUrDHc8__i0nSx5VZ7A

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