Yuri Crescenzio è compositore e chitarrista, e accanto al suo progetto prog rock Oberon, da poco si è affacciato al mondo delle colonne sonore. Gilberto Ongaro gli fa delle domande sulla sua musica.
Benvenuto a Yuri Crescenzio su Blog della Musica. Yuri, ma chi è quel bravissimo tastierista che sento nei primi due album degli Oberon?
Buongiorno a tutti! Nel primo album degli Oberon, The Mountain of Fate ho suonato quasi tutti gli strumenti da solo, tranne la batteria e le parti vocali. Per quanto riguarda The Sleep Produces Monsters, il tastierista forse lo conosci già… hai fatto un ottimo lavoro, Gilberto!
Come procedono i lavori al terzo album degli Oberon?
Purtroppo il terzo album degli Oberon, a causa della pandemia, rimane ancora fermo. Spero di portarlo a termine, restrizioni permettendo, entro questa estate. Sto inoltre lavorando a dei video, per promuoverlo al meglio e dare maggiore spessore al concept del disco. Per il momento posso solo dire che è collegato per tematiche a The Sleep Produces Monsters, anche se le sonorità non saranno così forzate. Anzi: prevarrà una sonorità più stile Pink Floyd, con molti spunti prog, jazz e art rock! Sarà un disco molto introspettivo!
Il legame con il prog rock anni ’70 è sparito in questa colonna sonora per il film “Subitya” di Alex Krasimirov. Qui si affonda in un’elettronica ad hoc, a giudicare dall’immagine di copertina del film. Com’è nata questa collaborazione con il regista?
Volevo fare esperienza nel mondo delle colonne sonore, che mi affascinano da sempre! Un giorno Alex mi ha scritto sui social, chiedendomi se mi andava di unirmi a lui per il suo nuovo film, in quanto gli serviva un compositore. Da subito ci siamo trovati bene a parlare di film e di musica, condividendo gli stessi gusti e una vasta conoscenza di entrambe le arti. Mi ha in seguito mandato la sceneggiatura e una versione non tagliata del film in questione. Dopo qualche giorno ho composto un paio di canzoni che sono state da subito accettate, consacrando la nostra collaborazione. Successivamente, mi ha inviato la versione finale del film, che ho musicato in circa due settimane e consegnato giusto il giorno di Natale.
Il futuro è del tutto un’incognita, o hai qualcosa in mente, al di fuori degli Oberon e delle colonne sonore? Hai il desiderio, quando si potrà, di tornare ad una dimensione live, o preferirai concentrarti comunque sull’aspetto produttivo?
Il futuro è un’incognita, l’hai detto! La musica per me è una passione fortissima! Sono contentissimo e soddisfatto dei passi fatti fin qui, voglio decisamente continuare sia il con il mio progetto Oberon, sia come compositore per colonne sonore. A marzo ho lavorato ad un cortometraggio diretto sempre da Alex Krasimirov, che sta facendo grandissimi cose e ha delle idee molto belle. Con gli Oberon mi piacerebbe riuscire a portare il tutto live, pian piano, ora che di materiale ce n’è abbastanza per reggere dei concerti come si deve. Il progetto c’è, ora vedremo come realizzarlo!
Ricordo di alcuni contatti con il Giappone. Ci sono stati sviluppi?
Al momento no, purtroppo! Sono riuscito a vendere qualche disco e alcune persone ogni tanto mi seguono e mi scrivono, il che mi fa un piacere enorme! Spero di coltivare un migliore rapporto in futuro, con il mio prossimo disco. Sarebbe un sogno fare un tour in Giappone!
Che sia prog rock o elettronica da colonna sonora, la tua direzione resta sempre orientata al dark, all’oscurità. C’è un motivo che detta questa scelta?
In realtà il motivo c’è, ma non saprei spiegarlo. Credo che ci sia una sorta di bellezza, di pura luce, anche nella malinconia e nell’oscurità. Inoltre mi da più un senso di intimità, di entrare nel profondo e non restare nel superficiale, che è una cosa che detesto. Qualsiasi cosa sia in grado di far riflettere l’uomo, di farlo pensare a se stesso o alla comunità, mi crea curiosità e mi fa venire voglia di parlarne tramite la musica. Queste tematiche le trovo più adatte in questo contesto, piuttosto che in una musica commerciale, dove infatti il sociale e l’animo umano lasciano il posto a temi frivoli e poco importanti. Adoro la musica malinconica, triste, e oscura per certi versi, perché ha il potere di essere cosi potente e profonda, di unire le persone con emozioni condivise.
Da dove arriva il nome Oberon?
Oberon è una figura mitologica, un re delle fate nella letteratura rinascimentale. Principalmente conosciuto come personaggio in ‘’Sogno di una notte di mezza estate’’ di Shakespeare. Mi piaceva il nome!
Vuoi salutare le lettrici/i lettori del Blog della Musica, con un pensiero tuo sulla musica o su quel che vuoi?
Ringrazio chiunque abbia letto fino a qui! Spero che vi piaccia la mia musica, che continuiate a seguirmi e che continuiate ad essere curiosi! Credo che la curiosità e la voglia di sperimentare e provare cose nuove sia alla base della crescita personale e di una comunità!
Ascolta Subitya di Yuri Crescenzio su Spotify
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