La giovane cantautrice Sarah pubblica il suo secondo singolo intitolato World, una favola dal sapore estivo ma in cui troviamo uno spunto di riflessione. Il video è stato diretto e realizzato da Rodolfo Rod Mannara
Sarah, diciassette anni, cantautrice esordiente, continua il suo percorso nel mondo discografico con World.
Dopo l’attenzione che è riuscita ad attirare con la potenza di Home, Sarah vuole sorprendere con il nuovo singolo World, più fresco e dal sapore più estivo rispetto al primo, ma che trova comunque il modo di farci riflettere.
Sarah è una cantante e cantautrice italiana emergente, nata e cresciuta in un piccolo paese della provincia di Ferrara. Studentessa, parla quattro lingue, e coltiva sin da piccola l’ambizione di lavorare nel mondo della musica e dello spettacolo, sviluppando sin da giovanissima un grande interesse per la musica internazionale ed il cinema.
Sarah costruisce ogni suo brano sulla contaminazione fra generi: le sue sonorità sono caratterizzate da un’aria nuova e internazionale, dominate da suoni pop e alternative, che a tratti giungono a toccare i confini dell’indie, della dance e dell’hip-hop. Sonorità che, per la loro diversità, spesso riflettono il suo animo.
Ascoltando i suoi brani, infatti, è facile capire quanto vogliano essere una novità, qualcosa di autentico sul panorama della musica sul suolo italiano e non.
I suoi testi si ispirano tutti ad esperienze vissute, da lei stessa o da altri, a lei raccontate perché possano continuare a rivivere attraverso l’arte: il suo scopo, nei testi, è quello di raccontare una storia che miri a coinvolgere il più possibile chi ascolta, trasportandolo per qualche minuto fuori dalla realtà quotidiana.
World è un brano che nasce un po’ per caso, in un periodo di produzione ferma a causa dei vari impegni della cantautrice.
Una volta scritto, di getto, come succede con molti dei lavori di Sarah, risultava necessario dovergli fare prendere vita, doverlo produrre e aggiungere, a quella che era una semplice traccia di pianoforte e voce, tutto ciò che l’avrebbe reso il brano che oggi è.
«Una volta terminata la produzione in studio, io ed il mio arrangiatore, Renato Droghetti, ci siamo guardati e abbiamo capito che sarebbe diventato il secondo singolo di cui tanto si parlava. – dice Sarah – Abbiamo messo “World” alla prova facendola ascoltare a un po’ di persone in giro, e viste le loro reazioni, siamo corsi subito ad organizzarne la pubblicazione».
Ad un primo ascolto, infatti, il brano colpisce immediatamente per la potenza delle sue sonorità, che spaziano dalla forza dei toms alla leggerezza di una chitarra estiva, mentre l’intero brano è riempito dalla voce di Sarah, che dalle strofe, dove suona intima e soffusa, esplode nel ritornello, che sembra prestarsi benissimo ad essere cantato a squarciagola da tutti.
Come era già successo con Home, che veicolava un messaggio potentissimo sul cinismo della società in cui viviamo e sul nostro estremo bisogno d’amore, piuttosto che di gloria, anche “World” ha intenzione di dirci qualcosa.
World, infatti, nel suo testo che, tra le altre cose, parla di libertà e di semplicità, nasconde una sorta di preghiera per il mondo in cui viviamo. L’artista, in merito a ciò, dichiara di essersi resa conto, tutto in una volta, di tutte le cose che hanno reso tossico questo mondo, e non si parla solo di guerre. Nella canzone ha voluto denunciare ben altro, come l’ipocrisia, la paura di essere noi stessi, o il fatto che la tossicità del mondo in cui viviamo ha reso tossici anche noi.
C’è però una speranza, per tutti, di cambiare le carte in tavola, una speranza che non deve essere dimenticata.
Il brano inizia così come iniziano le favole, “Once upon a time”, ovvero “C’era una volta”, e l’artista ha dichiarato di essere particolarmente attratta da un modo di raccontare le cose fiabesco, che trasporti l’ascoltatore lontano dalla realtà in cui vive, perché quella stessa realtà, non sempre perfetta, possa essergli mostrata da una diversa prospettiva.
Il videoclip ufficiale della canzone, diretto e realizzato da Rodolfo Rod Mannara, riflette perfettamente la fiaba che Sarah voleva raccontare con World: protagonisti di questa favola moderna, ambientata nel caos di una giungla urbana notturna, sono tre, oltre alla cantautrice stessa. È lei ad incontrarli nella propria vita, sulla propria via, mentre osserva ciò che la circonda e mentre cerca di capire il perché di questi incontri, per poi ritrovarsi catapultata in un mondo che è l’opposto, uno spazio naturale sconfinato che si fa specchio di un ritorno alle origini, dove li ritrova tutti quanti, cambiati e leggeri, pronti ad accoglierla e a dare, al mondo che loro stessi hanno distrutto, una nuova possibilità.
È forse questo che serve al mondo: un ritorno alle origini, disfarci di tutto ciò con cui ci siamo ricoperti. C’è sempre un posto in cui la vita può continuare, e gli unici a poterlo trovare siamo noi.
Testo World – Sarah
Once upon a time I saw a girl in the rain,
she said to me “Oh, can’t you feel, can’t you feel?
You’re growing old inside, but outside will you stay
something unreal, something clear, something clear?”
And breathe against the tide.
I won’t leave ‘till you’re alive.
And in the nighttime I saw a woman, she fades
away from me when I should keep, I should keep
her close to my soul ‘cause she knows, the love I gave
did I waste it? Where should it be, should it be?
And life became a blur,
send me the signs before I fall.
Doesn’t matter where I go,
I’ll remember where I come from,
and if life becomes you,
I will catch her while she falls.
Doesn’t matter where I sleep,
I won’t feel incomplete,
down on your knees, you pray,
are you praying for the world?
Once upon a time I saw a girl in the sun,
he glanced at me, he could’t shake, couldn’t shake
all the worst things off so I let him escape
from his old cage, I loved him then, loved him then.
We ran through the universe,
and time spinned in reverse.
Doesn’t matter where I go,
I’ll remember where I come from,
and if life becomes you,
I will catch her while she falls.
Doesn’t matter where I sleep,
I won’t feel incomplete,
down on your knees, you pray,
are you praying for the world?
Now leave… In the moment you take it, hide the picture away.
Leave… Know I wasn’t given birth for a copy, paste and save.
Doesn’t matter where I go,
I’ll remember where I come from,
and if life becomes you,
I will catch her while she falls.
Doesn’t matter where I sleep,
I won’t feel incomplete,
down on your knees, you pray,
are you praying for the world?
Info: https://www.facebook.com/sarahmusicoff/